ROCCAGORGA – Mantenevano una anziana chiusa all’interno di una gabbia ricavata realizzando una struttura direttamente sul suo letto. E’ quanto contenuto nelle risultanze di una indagine svolta dai carabinieri del Nas di Latina che questa mattina hanno dato esecuzione a sette ordinanze di misure cautelari e al sequestro di una struttura utilizzata come centro per anziani a Roccagorga. I reati contestati dagli uomini del capitano Egidio Felice vanno dal maltrattamento al sequestro di persona.
L’indagine è scattata nell’agosto 2017 e che ha preso le mosse dalla denuncia presentata dai familiari dell’anziana, ha avuto i propri punti di forza nell’utilizzo di specifiche attività tecniche, quali intercettazioni telefoniche, ambientali ed audio/video, che hanno consentito di cristallizzare i reiterati e significativi episodi di autoritarismo e violenza perpetrati, dal titolare e dalle operatrici della Comunità Alloggio per Anziani, ai danni dell’anziana ospite non autosufficiente. Tra le tante vessazioni, hanno assunto un particolare rilievo le modalità di sistematico contenimento fisico della donna, praticamente ristretta nel solo spazio della propria branda. Grazie all’applicazione di sbarre metalliche sul letto, infatti, era stata realizzata una vera e propria Gabbia, da cui il nome dell’operazione.
Si accertava, altresì, che l’anziana ospite era stata più volte chiusa a chiave all’interno della propria stanza, peraltro priva di servizi igienici. Oltre a tali gravi limitazioni della libertà personale, la malcapitata, alla quale venivano spesso tirati i capelli, veniva anche schiaffeggiata, strattonata e pesantemente ingiuriata.
L’attività del NAS Carabinieri si è svolta sotto la direzione e il coordinamento della Procura della Repubblica di Latina, nella persona del Sostituto Procuratore della Repubblica, Dott.ssa Simona Gentile.
Le ordinanze, per la cui esecuzione il NAS Carabinieri di Latina è stato coadiuvato, nella fase operativa, da personale del Comando Tutela Salute e del Comando Provinciale di Latina, sono state emesse dal G.I.P. del Tribunale di Latina, Dr. Pierpaolo Bortone, che ha altresì disposto il sequestro preventivo dell’intera struttura oggetto di indagine e il contestuale trasferimento degli anziani ospiti presenti nel corso delle operazioni.
I provvedimenti restrittivi degli arresti domiciliari hanno interessato i Comuni di Roccagorga (LT), Maenza (LT) e Sezze (LT) e sono stati eseguiti nei confronti del titolare della struttura, della moglie e di ulteriori 5 Operatrici Socio Sanitarie, di cui tre di nazionalità rumena, che a vario titolo si sono resi responsabili dei reati contestati.