CASSINO – Duro attacco dei consiglieri comunali di opposizione, Petrarcone, Salera, Terranova e dell’ex assessore Consales sulla questione Isola Ecologica. La polemica non si riferisce solo al problema dell’isola ecologica, ma i consiglieri denunciano anche l’impossibilità e le difficoltà ad accedere agli atti che riguardano il Centro di Conferimento collettivo e alla relazione riservata del Dirigente. “Risolto l’enigma della famosa delibera 164 del 23/04/2018, scrivono in un comunicato. Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto. In mancanza di trasparenza dell’amministrazione D’Alessandro, l’opposizione accede, con molte difficoltà nella mattinata di giovedì 03/05/2018, alla relazione riservata del Dirigente che doveva essere allegata alla delibera prima citata, sull’albo online del Comune di Cassino, la settimana scorsa.
Non riusciamo a comprendere come un documento cosi importante – si legge nella nota firmata dai consiglieri Petrarcone, Terranova, Salera e l’ex assessore Consales – come una decisione dell’ubicazione del centro di conferimento collettivo e dell’isola ecologica venga nascosto ai cittadini e venga approvato con una delibera in cui non si vuole (forse) far sapere l’esatta ubicazione di questi importanti servizi da attivare nella città.
Una decisione che è lo specchio di questi primi due anni dell’amministrazione D’Alessandro e del suo Dirigente Arch Antonelli. 12 mesi per scrivere in maniera criptica che le due delibere di giunta n. 190 del 27/04/2017 “CONTRATTO DI SERVIZIO INTEGRATO DI IGIENE URBANA – SPOSTAMENTO CENTRO DI CONFERIMENTO COLLETTIVO – DIRETTIVE, e la n. 255 del 26/05/2017 “CONTRATTO DI SERVIZIO INTEGRATO DI IGIENE URBANA – ISOLA ECOLOGICA – ATTO DI INDIRIZZO”, erano illegittime, perché come spiega il dirigente Antonelli qualsiasi modifica in termini localizzativi delle aree in parola, comporterebbe un aumento di costi. (Peccato che il dirigente aveva dato parere favorevole alle precedenti delibere).
Se non fosse una triste realtà sembrerebbe essere su SCHERZI A PARTE. Bastava chiedere un parere al segretario comunale e in pochi mesi avremmo avuto il nuovo centro di conferimento collettivo e l’isola ecologica attrezzata.
Ma il cerchio magico ha dimostrato anche questa volta di non sapere amministrare la città, scambiando la sede di FORZA ITALIA con il palazzo comunale. Peccato che in un partito politico si possono scegliere tutte le strade possibili, ma quando si amministra un comune importante come Cassino, non si può giocare con delibere ambigue senza pensare che in ballo ci sono servizi pagati dai cittadini da attivare secondo un contratto di legge.
Arriva quindi l’ennesimo dietrofront: 12 mesi fa il sindaco prometteva rivoluzioni e prometteva di incatenarsi per non permettere la costruzione del centro di conferimento collettivo dietro al campo 2. Dopo numerosi finanziamenti persi (che avrebbero aiutato a trovare eventuali soluzioni alternative) e dopo aver subito il sequestro del centro di conferimento collettivo provvisorio di via Pescarola, l’amministrazione D’Alessandro si è svegliata dal lungo letargo (elettorale). E come se nulla fosse approva una delibera, dove non si revocano nemmeno le due delibere precedenti, dove il dirigente e la giunta giocano allo scaricabarile senza ammettere che per un anno i cittadini stanno pagando per servizi mai attivati.
Questa delibera dimostra il totale fallimento di questi due anni di amministrazione D’Alessandro. E’ inutile ripetere all’infinito il disco rotto che è colpa degli altri o che bisogna dichiarare il dissesto.
La verità è che il comune di Cassino da due anni si è fermato. Non riesce a prendere decisioni per risolvere i problemi, anche laddove le soluzioni sono a portato di mano e sono a costo zero perché previsti da contratti in essere o finanziamenti ottenuti e mai completati.
chi restituirà i soldi pagati dai cittadini per un servizio che per un anno intero non hanno avuto?”.
Riccardo Consales
I Consiglieri comunali
Giuseppe Golini Petrarcone
Enzo Salera
Edilio Terranova