LA PUNTURA DI ULTIMO – “Trecentocinquantamila carte di identità elettroniche sono risultate difettose ed andranno sostituite. Il microchip usato è difettoso perché installato con un software obsoleto. Ciò non permette di leggere i dati contenuti e quindi le rende inutili. Il danno erariale è stimato in cinquanta milioni di euro. La domanda è: Chi paga?
Com’è possibile un errore di questa portata? Quante teste salteranno al Poligrafico della Zecca dello Stato? Quest’estate in quanti piangeranno negli aeroporti ed alle frontiere”.
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