CASSINO – Una violenza fatta non di calci, neanche di pugni, ma di morsi quella usata da un 22enne di Cassino per mantenere soggiogata la fidanzata di 19 anni. Un violenza, però, alimentata dall’utilizzo di alcool che trasformava il giovane da ragazzo per bene, a qualcosa più simile ad una bestia. L’ultima prov l’ha data sabato sera in piazza Labriola tra locali, musica, tanti giovani e purtroppo anche tanto alcol.
La coppia si è incontrata con altri amici; poi, tra un bicchiere ed un altro di alcolici e superalcolici, si è versa di vista tra la folla della movida.
Il ragazzo inebriato e poco lucido non la trova, la contatta al cellulare, la raggiunge e, preso dalla gelosia e dall’ira furente, le si avventa contro e le morde la guancia.
La giovane grida, ma la musica ad alto volume purtroppo attutisce le sue richieste di aiuto. Riesce a fuggire, e trova riparo nella sua auto, ma lui dopo poco la raggiunge e si fa consegnare il telefonino; lo restituirà solo dopo un’ora, ma rotto e piegato in due.
Non era la prima volta che il giovane mordeva la sua fidanzata e non era la prima volta che eccedeva con l’alcol; minacce di morte nei confronti della famiglia della vittima di cui aveva aggredito anche il fratello.
La ragazza si è fatta forza e ha trovato il coraggio di denunciare l’accaduto al Commissariato di Cassino. Gli uomini del primo dirigente Carlo Bianchi, grazie alla determinazione della vittima che non si è nascosta dietro il muro del silenzio ma ha denunciato le violenze subite, hanno potuto denunciare l’aggressore alla competente Autorità Giudiziaria.