Niente pulizia nelle scuole di Cassino, genitori ed insegnanti ogni mattina, a turno, puliscono le aule
23 Maggio 2018CASSINO – Una situazione che si protrae da troppo tempo nelle scuole di Cassino e che investe l’intera provincia. Da mesi i lavoratori delle ditte che hanno l’appalto della pulizia delle aule scolastiche e che dal giugno del 2017 lottano per il pagamento degli stipendi arretrati, hanno incrociato le braccia e non forniscono più il servizio. Conseguenza le aule restano sporche e gli insegnanti con i genitori, a turno, costretti ad imbracciare scopa, secchio e straccio e pulirle prima dell’inizio delle lezioni. Una situazione che va avanti da molto tempo e che potrebbe diventare molto seria in termini di salute per gli studenti. ma non basta, perchè i genitori si sono organizzati per la pulizia dei bagni delle scuole, il sabato pomeriggio. Alcuni degli alunni nei mesi scorsi, per questa grave carenza hanno contratto infezioni serie.
Una situazione che rischia di diventare esplosiva sotto l’aspetto igienico in queste ultime settimane dell’anno scolastico, specie con l’arrivo delle giornate più calde. Alcuni genitori dei plessi scolastici del centro di Cassino si sono rivolti ai Dirigenti scolastici per denunciare la situazione senza, però, trovare risposte adeguate.
“Noi come genitori e lavoratori – ci spiega una mamma – comprendiamo il disagio dei lavoratori e delle lavoratrici che da mesi non ricevono lo stipendio e giustamente manifestano, ma siamo preoccupate anche per la salute dei nostri figli. Del resto non possiamo tutte le mattine, insieme agli insegnati, sostituirci a chi deve svolgere il servizio di pulizia, anche noi dobbiamo andare al lavoro”.
Una situazione che riflette un disagio generale e rischia di trasformarsi in una lotta fra poveri, ma soprattutto in una grave interruzione di un pubblico servizio che può essere pericoloso e potrebbe avere conseguenze igienico-sanitarie ben più serie nei ragazzi.
Un problema che va risolto nel più breve tempo anche se l’anno scolastico è ormai quasi al termine, per non trovarsi, all’inizio del prossimo nella situazione attuale.
F. Pensabene