Nuove proposte per valorizzare i prodotti eno-gastronomici della Valle dei Santi
23 Maggio 2018Fra le eccellenze del territorio frusinate spiccano prelibatezze culinarie nella loro straordinaria diversità. Dal fagiolo cannellino di Atina al pecorino di Picinisco, passando per l’ottimo Cesanese del Piglio, tutti prodotti riconosciuti con marchio DOP. Una zona particolarmente fertile, dunque, le cui caratteristiche geografico-climatiche garantiscono una produzione alimentare qualitativamente elevata.
Diversi sono i comuni ad aver ottenuto il giusto riconoscimento a livello internazionale per i propri alimenti, così dalla voce di Francesco Neri, FI, parte la proposta finalizzata ad ottenere il riconoscimento DOP per le potenzialità gastronomiche della Valle dei Santi: “Guardando alla qualità dei prodotti che un territorio come la Valle dei Santi sa dare, è nata la riflessione sulla possibilità di ottenere il riconoscimento di tali prodotti non limitandosi a livello territoriale bensì allargando i nostri orizzonti sul piano internazionale. Spiccano infatti molteplici aziende, eredi di tradizioni storico-culinarie antiche, realizzate attraverso procedimenti tramandati nel tempo, i cui prodotti rispecchiano le caratteristiche utili al conseguimento del marchio DOP. Inoltre, la Valle dei Santi risulta essere l’unica zona del frusinate che ancora non ha intrapreso questo tipo di percorso, il quale porterebbe numerosi vantaggi come un incremento delle esportazioni e una crescita del turismo che avrebbero come diretta conseguenza un ritorno economico non indifferente.
È dunque alle figure di rilievo della regione Lazio che ci appelliamo, sicuri che un tema così intrinseco alla tradizione eno-gastronomica della Valle dei Santi sia trattato col giusto peso dalla Commissione Cultura, Turismo, Sport e Spettacolo, presieduta da Pasquale Ciacciarelli”.
Giulia Guerra