Si assentavano dal lavoro lasciando la Reggia di Caserta senza controllo: denunciati due addetti alla sicurezza
3 Maggio 2018CASERTA – Dovranno presentarsi ad un ufficio di polizia prima e dopo l’orario di lavoro. Questa la misura cautelare notificata questa mattina per due dipendenti del Ministero dei Beni Culturali , addetti ai servizi di vigilanza presso il complesso Vanvitelliano – Reggia di Caserta.
Lo si apprende in una nota resa pubblica dalla procura della Repubblica di Caserta.
“In data odierna, – si legge nella nota – all’esito di una accurata attività di indagine coordinata da questa Procura e delegata alla Polizia di Stato di Caserta, è stata eseguita l’ordinanza di custodia cautelare, che impone l’obbligo di presentarsi, quotidianamente, ad un ufficio di polizia, immediatamente prima dell’inizio dell’orario lavorativo e immediatamente dopo la sua conclusione.
In particolare, il suddetto provvedimento è stato applicato nei confronti di Maiale Giovanni e “Narciso Raffaele, dipendenti del Ministero dei Beni Culturali, addetti ai servizi di vigilanza presso il complesso Vanvitelliano – Reggia di Caserta, nei cui confronti si procede per i reati di truffa aggravata e continuata, nonché di false attestazioni sulla presenza in servizio (artt. 81 cpv., 640 e. 1 e 2 n.l, 61 n.9 c.p. e 493-ter cp, già art. 55 qitinquies d.lvo 165/01).
In particolare, l’attività investigativa, delegata dalla Procura alla Squadra Mobile della Questura di Caserta, fondata prevalentemente su pedinamenti ed intercettazioni video ambientali, ha consentito di raccogliere un grave compendio indiziario a carico degli indagati, per condotte di “assenteismo” dal posto di lavoro, costantemente reiterate nei mesi di settembre, ottobre e novembre 2016.
Le investigazioni, infatti, hanno permesso di accertare che entrambi i destinatari della misura, Maiale Giovanni e Narciso Raffaele, si assentavano volontariamente, per diverse ore, dal posto di lavoro durante l’orario in cui avrebbero dovuto svolgere le loro, privi di qualsivoglia autorizzazione da parte della Direzione amministrativa competente, con le aggravanti di aver commesso il fatto in danno di un Ente pubblico e in violazione dei doveri inerenti il pubblico impiego svolto.
Unitamente con il Maiale e il Narciso sono state indagate altre 4 persone.
I dipendenti, agendo in tal modo, si procuravano un ingiusto profitto pari alla porzione di stipendio percepita, pur non lavorando, arrecando un pari danno all’Ente pubblico di appartenenza, che ha retribuito prestazioni lavorative non effettuate e con l’ulteriore danno patrimoniale e di immagine correlato alla mancata presen/a del dipendente, per giunta addetto ad un delicato servizio, quello di
vigilanza, all’interno della ” Reggia”, esposta così al rischio di atti di vandalismo e non solo.
Non è un caso, d’altronde, che l’inchiesta abbia preso le mosse proprio dalla commissione di un furto, agevolato, evidentemente, proprio dalla mancanza della sorveglianza che Maiale e Narciso avrebbero dovuto assicurare”.