ROMA – Se n’è andata, a 85 anni, Luciana Riccardi Alpi. Una donna forte, combattiva alla ricerca della verità e dei motivi che le avevano portato via sua figlia Ilaria. Lo ha fatto sempre con tenacia, determinazione, sobrietà, prima con il marito Giorgio, poi da sola.
Ha lottato ancora non solo per conoscere la verità, ma anche contro quell’odiosa archiviazione che lei non avrebbe sopportato. Solo chi ha vissuto quel calvario di perdere una figlia, di perderla per mano di un assassino, che forse non si conoscerà mai. Di perderla e di dover lottare contro depistaggi, falsità, accuse ad innocenti in nome di chissà quali oscuri interessi. Un dolore grande per ogni genitore, quello di sopravvivere alla perdita di un figlio o figlia, ancor più duro se costretti a non conoscerne le cause ed i colpevoli, a dover convivere e lottare contro l’omertà.
Diceva: «Hai una figlia, quindi si può solo immaginare che cosa significa vivere 24 anni senza quell’amore». Oppure: «Come fai a non pensare a tua figlia che muore, non subito, ma lentamente, in un tempo lontano, in un posto lontano». Non potevo, non posso”. Oggi la signora Luciana ci ha lasciati in modo silenzioso e discreto, purtroppo senza aver raggiunto il risultato per cui ha combattuto per ventiquattro anni.
Ovunque sia, addio signora Luciana Riccardi Alpi. Gli italiani onesti, quelli che amano la verità e la giustizia non la dimenticheranno.
F. Pensabene
Foto di archivio