VAL D’AOSTA – Non solo l’imponenza del Monte Bianco o il lusso di Courmayeur, la Val d’Aosta è molto, ma molto di più e chi la vuol conoscere davvero, deve indossare scarpe comode e deve andarsela a cercare nei sui verdi boschi, superando migliaia di rigoli d’acqua che, scendono lungo le pendici provenienti dallo scioglimento delle nevi, si riversano tutti nella Dora Baltea che a giugno “ruggisce”.
Lo spettacolo della natura, nella piccola regione alpina, è assicurato in qualsiasi stagione dell’anno ma in primavera riesce a dare il meglio. La Salle e Morgex sono un suggestivo punto di partenza per escursioni di con ogni difficoltà: da quelle per famiglie con bambini piccoli, a quelle per esperti scalatori.
Da non perdere i laghi alpini. Tra i più consigliati, il lago D’Arpy, il lago di Lod nel comune di Chamois, un paesino che si raggiunge solamente in cabinovia. Bello e affascinate anche il lago Miage con cui termina una coda di ghiacciaio; i tanti laghetti sul passo del Piccolo San Bernardo o quello più grande sul passo del Gran San Bernardo. Un consiglio, se pensate di “scavallare” verso Francia o Svizzera per trovare “l’erba più verde del vicino”, rischiate di rimanere delusi. Il meglio, una volta tanto, è al di qua delle Alpi. I valdostani dimostrano di saper valorizzare molto di più le loro pendici di Alpi rispetto a svizzeri, ma ancor più ai francesi.
La Thuille è un gioiello rispetto al corrispettivo francese Borg Saint Maurice. Poco più sotto di La Thuille che offre oltre a impianti sciistici attrezzatissimi per l’inverno, affascinanti ed entusiasmanti escursioni estive come il percorso che attraverso un lussureggiante bosco porta a tre cascate. Poco più sotto, nel, territorio di Pre Saint Didier, l’Orrido offre invece un salto nel vuoto con una pedana metalliche che affaccia sulla Vallata. Al fianco, un attrezzato parco avventura che, con cavi moschettoni e passerelle, si passeggia sulle cime degli alberi.
Ma Natura è scienza e scienza è spazio, come quello che si studia nell’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta (OAVdA) e il Planetario di Lignan che sorgono a Lignan, frazione montana a oltre 1.600 metri di altitudine nel vallone di Saint-Barthélemy, a circa 16 km di strada dal borgo del Comune di Nus. Con visite diurne, per il sole, e notturne, per le stelle, guidati da ricercatori esperti, ci si sente un pò membri bell’equipaggio di Star Trek. anche questa visita da non perdere.
Per chi avesse poi la fortuna di conoscere un allevatore che pratica “l’alpeggio” e avesse così la possibilità di visitare una delle tante stalle e baite al di sopra dei “Duemila”, scoprirebbe un altro spaccato di Val D’Aosta; quello di una vita ricondotta al naturale; all’essenziale ma con le modernità per renderla agevole. L’allevamento Donnet (http://www.aziendaagricoladonnet.it/it/) circa 50 mucche valdostane produce fontina di altissima qualità in un ambiente che definire incontaminato è assolutamente insufficiente per rendere l’idea della reale incontaminazione.
Insomma, la Val d’Aosta è un gioiello che tocca al cuore e che fa immaginare una vita diversa da quelle che tutti noi viviamo ogni giorno.
Ermanno Amedei