CASSINO – Una cassinate tra i finalisti della IV edizione del prestigioso Premio Internazionale Salvatore Quasimodo (sezione saggistica). E’ la professoressa Roberta Pelagalli con Il colera in letteratura: dalla narrativa europea a Mastriani, edito da Guida nel 2017.
Premiato lo scorso 19 agosto 2018 a Rocca Imperiale (CS), questo saggio rappresenta il nucleo divulgativo di un lungo e itinerante lavoro di studio svoltosi tra Bologna, Napoli e Parigi nell’ambito dell’analisi comparata di romanzi ottocenteschi scritti in lingua italiana, inglese e francese.
La ricercatrice cassinate si è occupata in particolare del complesso rapporto tra scienza medica e letteratura in Europa nel XIX secolo. Roberta Pelagalli si è laureata cum laude in Lettere classiche all’Università di Cassino nel 2003, per poi intraprendere il percorso abilitante all’insegnamento secondario dopo aver trascorso un anno in Inghilterra.
Appassionatasi sempre più al nutriente rapporto con i giovani discenti, ha voluto al contempo ramificare la propria formazione approfondendo la conoscenza della lingua francese e abbracciando un dottorato internazionale in Letterature comparate presso l’Università di Bologna nel 2012. Diventata dottoressa di ricerca nel 2016, ha iniziato a pubblicare articoli e testi di critica letteraria in lingua italiana e francese, di cui il più recente è proprio la sua tesi di dottorato Le Choléra dans la Littérature européenne: les multiples visages de la Némésis (1829-1923), uscito poche settimane or sono con la casa editrice Aracne e con prefazione curata da Roberto Poma, professore di Filosofia e Storia della medicina presso l’Université Paris Est Créteil.
L’autrice riconosce nelle sue doti di umiltà e determinazione il segreto di questi successi: non ritiene di essere mai stata davvero in cattedra, ma di essere sempre rimasta tra i banchi in una prospettiva di apprendimento continuo. Un instancabile desiderio di conoscere l’intera Europa attraverso la cultura e le lingue antiche e moderne ha animato la sua curiosità, i suoi viaggi e soprattutto i suoi studi sin dal lontano IV ginnasio al Liceo “G. Carducci” di Cassino.