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Il Transvisionismo di Viviana Faiola, artista cassinate, in mostra al Palazzo della Cultura di Catania

CASSINO – Viviana FAIOLA, artista cassinate esporrà le sue opere a Catania nel PALAZZO della CULTURA, dal 21 settembre al 30 ottobre in una mostra dal titolo: OLTRE MATERIE FORME CROMIE, con il gruppo del movimento artistico TRANSVISIONISMO.L’arte non si fa. L’arte è: vive in uno spazio di possibilità e libertà che coinvolge ogni cosa, ogni singolo aspetto della nostra vita e della nostra sensibilità. La nostra personale percezione la individua, esalta, nobilita o svilisce. Ma essa è. Il gesto artistico le dà voce ed espressione attraverso forme e colori che riflettono l’anima dell’artista che, d’istinto, si fa portavoce e strumento per veicolarla”. Questo il messaggio che Viviana Faiola e gli altri colleghi che partecipano con le loro opere alla mostra di Palazzo della Cultura di Catania, vogliono esprimere con la loro arte e la loro pittura.

Viviana Faiola, artista cassinate affermata, nasce a Sant’Apollinare, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma sotto la guida di Mino Maccari, Franco Gentilini, Piero Guccione e Renato Guttuso. Dopo un esordio figurativo, caratterizzato da un disegno tracciato da gesti rapidi e marcati, che accennano all’astrattismo e a tendenze surreali, l’artista intraprende un percorso di ricerca e sperimentazione che la porta verso una pittura istintuale, espressa attraverso una puntuale ricerca del colore. Dal 1998 entra a far parte del Transvisionismo. Ogni composizione rappresenta un riflesso del suo notevole istinto vitale. In una intervista di qualche anno fa, descrisse la sua pittura come una ‘pittura di getto’ che non guarda al particolare, ma all’intimo. Una pittura descrittiva che appartiene a tutti. Un quadro nasce, si sviluppa immediatamente, rappresenta il mio stato d’animo, in cui domina il colore.  “Per Viviana Faiola – scrive Paolo Levi – ogni composizione rappresenta una nuova esperienza spirituale, riflesso del suo notevole istinto vitale. […] L’opera nasce in lei da un impulso profondo, conducendola a esprimersi attraverso un gesto liberatorio e del tutto privo di oppressioni mentali. Come da un continuo e misterioso sortilegio, Viviana Faiola porta alla superficie spazi e profondità, inni alla luce, masse, volumi, forme decise e liberatorie sciabolate di colore, che alludono all’utopia di un universo irraggiungibile, eppure conoscibile. Sono gesti, emozioni cromatiche, dove il rosso, il giallo, il blu e il nero si sovrappongono in modo sinfonico, al di fuori persino dallo stato di coscienza della pittrice, che ritrova sé stessa solo nella misura dell’automatismo del proprio gesto”.

L’espressione della pittura di Viviana Faiola, aggiunge un ulteriore tassello culturale al nostro territorio.

F. Pensabene

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