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Genitori di Cassino vittime per decenni del figlio violento, 43enne ristretto in una comunità terapeutica

CASSINO – Minacciava, picchiava e ingiuriava i genitori per ottenere soldi con cui comprare droga ed alcool. Decenni difficili quelli vissuti da una coppia di anziani coniugi che in casa avevano un figlio 43enne con problemi di tossicodipendenza. Ieri il loro incubo è finito.

A seguito di una costante attività di investigazione, gli agenti del commissariato di Cassino, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica Chiara D’Orefice hanno raccolto elementi tali portare il Gip del tribunale di Cassino Salvatore Scalera ad emettere  la misura di sicurezza personale della libertà vigilata con obbligo di residenza presso una comunità terapeutica psichiatrica.

A notificare la misura al 43enne sono stati gli stessi uomini di Raffaele Mascia, dirigente del Commissariato cittadino.

Il soggetto, affetto da disturbo psicotico  e antisociale per abuso di sostanze stupefacenti, era connotato da una forte pericolosità sociale che si concretizzava in quotidiani atteggiamenti marcatamente aggressivi nei confronti dei genitori, spinto dalla ricerca ossessiva di denaro per acquistare sostanza stupefacente.

L’esecuzione della misura personale ha interrotto la perdurante condotta violenta che avrebbe potuto sfociare in eventi ancora più gravi e drammatici.

 

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