“Le fragilità:discorsi in rete” se ne discute in un convegno all’Università di Cassino e L.M.
26 Ottobre 2018Inizierà nel pomeriggio di oggi il Convegno dal titolo “Le fragilità: discorsi in rete” presso l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale. L’introduzione ai lavori è affidata all’avv. Michela Del Vecchio, coordinatore per la Regione Lazio di Diritti in Movimento, in cui si discuterà di diritti della persona. Molti gli interventi previsti su argomenti e problematiche legate alla persona umana ed alle esigenze delle persone più deboli e fragili. “Si tratterà – spiega l’avvocato Michela Del Vecchio – di un progetto di vita per le disabilità gravi in luogo del “dopo di noi” che a nostro avviso si è dimostrato del tutto inadeguato. Occorre – prosegue Del Vecchio – di portare modifiche alla Legge Regionale 11/16, in particolare relative alle autorizzazioni del Giudice tutelare all’Amministratore di sostegno come nel caso di contrarre matrimonio, ad esempio fra persone con sindrome di Down, redigere testamento ovvero sottoscrivere contratti alberghieri con case di riposo”.
La discussione si articolerà sotto tutti gli aspetti dei bisogni delle persone non solo con disabilità, ma verso tutte quelle ‘più fragili’ e necessarie di aiuto ed ad alcune misure talvolta necessarie da adottare nei loro confronti. “Si pensi –continua l’avv. Del Vecchio – al TSO, Trattamento sanitario obbligatorio, ed alla possibilità di che debba essere un sindaco ad autorizzare questa misura. Ma non basta perché vi sono alcune situazioni in cui occorrerebbe una sorta di possibile “coazione benevola” come nel caso di Pamela Mastropietro, uccisa a Macerata dopo essere uscita da una comunità di recupero. In altre parole – spiega l’avvocato Del Vecchio – se ci fosse stata una figura istituzionale che avesse il compito di dire ‘tu non puoi uscire perché non sei pronta” probabilmente la ragazza sarebbe ancora viva”.
Nel corso dei lavori si affronteranno anche tematiche di sostegno e disciplina dei caregiver (familiare assistente) cioè una persona che aiuta h/24, in maniera gratuita e quotidiana, un parente di primo grado non autosufficiente fisicamente e/o mentalmente. Una figura, il caregiver, in cui la gratuità e l’impegno h/24, la differenziano dalla badante. Si discuterà dell’istituzione di Elenchi degli Amministratori di sostegno e della necessità di una rete associativa e formazione nel sociale. Ha infine concluso Michela Del Vecchio.
Un convegno, quello di questo pomeriggio, a cui forniranno il loro contributo e le loro esperienze molti docenti di diritto di vari Atenei. Le conclusioni saranno affidate al prof. Paolo Cendon dell’Università di Trieste.
F. Pensabene