VALLEMAIO – Alcool e violenza tra le mura domestiche, miscelate tra loro, sono le cause che spiegano i fatti avvenuti ieri sera a Vallemaio dove, solamente grazie all’intervento dei carabinieri, è stata evitata l’ennesima strage familiare.
I MOTIVI
Il 60enne che ha esploso i colpi di fucile e che si è barricato in casa con la moglie in località San Tommaso, aveva già da almeno due anni comportamenti violenti contro la donna e i figli che spaventava utilizzando il fucile che deteneva legalmente. Le fucilate, in aria per fortuna, e le minacce di morte seguivano le litigate alimentate anche dall’assunzione di sostanze alcoliche.
I FATTI
Alle 20 di ieri sera è arrivata la segnalazione alla centralino dei carabinieri di Pontecorvo, relativa ad un uomo che ubriaco esplodeva colpi di arma da fuoco dalla sua abitazione. La zona, quindi, è stata immediatamente cinturata dai militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Pontecorvo, unitamente ai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Frosinone, delle Stazioni Carabinieri di San Giorgio a Liri e Aquino.
All’interno dell’abitazione era presente la moglie convivente D. I. 69enne, che era impossibilitata ad uscire e ad utilizzare il telefono in quanto il marito, alcuni giorni prima, lo aveva danneggiato con l’intento di impedire alla donna di poter comunicare con la famiglia.
I militari del Reparto Operativo guidati dal Tenente Colonnello Andrea Gavazzi, il Colonnello Fabio Cagnazzo, Comandante Provinciale e del Capitano Tamara Nicolai, Comandante della Compagnia, hanno quindi fatto irruzione all’interno dell’abitazione, sorprendendo l’uomo a letto che imbracciava il fucile, risultato poi carico con all’interno tre colpi. In uno spiazzo di fronte all’abitazione sono stati rinvenuti 11 borraggini e a seguito di perquisizione domiciliare sono state trovate 2 cartucce a palla calibro 20, 6 proiettili calibro 22 e un proiettile 9×11.
L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, minaccia aggravata e esplosione pericolosa di colpi.
Ermanno Amedei