VELLETRI -” Con il progetto dal titolo «Terrae Mentium Illustrium» Velletri, in associazione con i comuni di Lariano, Lanuvio e Nemi, è candidata per il titolo «Città della Cultura 2019» iniziativa regionale che ripercorre l’esperienza europea e nazionale e sostenere la cultura come volano dello sviluppo sostenibile”.
Lo si legge in una nota dell’ammnistrazione comunale di Velletri.
“Il progetto di candidatura è centrato sulla «dimora» e sulle motivazioni che hanno spinto personaggi illustri e gente comune a scegliere questo territorio come dimora per una porzione importante della loro vita. Una terra ricca di ospiti che hanno contribuito a renderla famosa, dagli imperatori Augusto, Antonino Pio, Caligola passando per Papi, famiglie nobiliari, letterati, scienziati fino alla contemporaneità che ha visto artisti scegliere quale loro dimora uno dei comuni eletti dal progetto. Achille Campanile, Ugo Tognazzi, Eduardo De Filippo, Gian Maria Volonté sono solo alcuni che nel secolo scorso hanno scelto di vivere a Velletri, una presenza così radicata che ancora oggi le loro famiglie sono intimamente legate con il territorio.
Testimone d’eccezione sarà Eugenio Scalfari che ha accettato la proposta dell’amministrazione di essere membro autorevole del Comitato Tecnico Scientifico chiamato a sostenere il progetto in caso di approvazione. Scalfari, che da molti anni trascorre parte del suo tempo nella sua casa di campagna tra le colline di Velletri, sarà in buona compagnia di artisti del calibro di Claudio Marini e Sergio Gotti ma anche di docenti, ricercatori, musicisti e tante altre persone che saranno la perfetta cornice ad una candidatura che non nasconde la velleità di arrivare molto in alto.
Un programma lungo dodici mesi che prevede il calendario delle manifestazioni tradizionali che saranno vestite a festa per celebrare l’eventuale titolo di Città della Cultura; dalla tradizione all’innovazione con la conferma di tutte le principali manifestazioni del territorio alle quale si uniranno iniziative collettive che interesseranno i quattro comuni. Mostre d’arte contemporanea, teatro, danza, spettacoli itineranti, installazioni permanenti, musica, tutto è descritto in un progetto che le amministrazioni presenteranno prossimamente con anche l’illustrazione del logo ideato e donato da Riccardo Cimmino che è un biglietto da visita di qualità che sintetizza nelle tre parole «Terrae», «Mentium» e «Illustrium» un’idea che ha come obiettivo principale quello di togliere le incrostazioni dalla visione domestica che hanno i cittadini che vedono un po’ appannato il loro territorio che resta di grande bellezza e che deve essere rilanciato con innovazione, coraggio e intelligenza.
Un lavoro coordinato dall’assessorato alla Cultura di Velletri in collaborazione con i rispettivi uffici dei comuni di Lariano, Lanuvio e Nemi; esprime soddisfazione l’assessore alla Cultura del Comune di Velletri che ha coordinato i lavori: «Velletri sta tornado al centro della scena culturale – ha dichiarato Romina Trenta – di questa porzione di territorio, gli investimenti fatti in questi anni come la Casa delle Culture, il Teatro Artemisio, dimostrano come la cultura può e deve essere il volano per lo sviluppo armonico e sostenibile. Una rete che si arricchisce con il contributo dei comuni che si sono associati e che hanno condiviso con noi una visione d’insieme che potrà darci la forza per competere in questo bando. Un progetto che continuerà indipendentemente dall’esito di questa edizione del concorso regionale».
Un plauso per il lavoro svolto arriva anche da sindaco Orlando Pocci che ha condiviso di candidare Velletri in coerenza con quanto previsto nel suo programma elettorale. «Programmare è fondamentale – dichiara Orlando Pocci – e farlo in collaborazione con gli altri comuni e con una visione condivisa non può che essere un elemento positivo per i cittadini. Un risultato lo abbiamo già ottenuto, il gruppo di lavoro intercomunale ha redatto un progetto guardando allo stesso obiettivo, l’inizio di una collaborazione che ci vedrà svolgere un ruolo attivo anche oltre l’esito del progetto che comunque, sono certo, saprà darci molte soddisfazioni»”.