LA PUNTURA DI ULTIMO – “L’ Italia è piena di persone messe al posto sbagliato. Magari sarebbe meglio se queste persone si dedicassero ad altro, tipo l’agricoltura o il facchinaggio, cioè attività in cui, se fai danni, questi sono limitati. Domenico Fagiolo, vice coordinatore provinciale di Frosinone della Lega, è uno di questi.
Certo, non si tratta di un ruolo politico eclatante, ma sicuramente esistono almeno cinquecentomila persone, nella provincia ciociara, in grado di svolgere quel ruolo politico con più equilibrio.
Questo signore si è lasciato andare a commenti sui social network circa la puzza di merda emanata dal settore ospiti dello stadio di Frosinone solo perché, durante Frosinone-Fiorentina sono stati affissi due piccoli stendardi con il giglio e recanti il nome di Cassino e Ceccano.
Due simboli messi lì per testimoniare la fede e la passione per una squadra, la Fiorentina, pur vivendo a centinaia di chilometri da Firenze. Nessun insulto a Frosinone, nessun obbligo di abbandonare la propria squadra tifata da decenni solo perché ora, dopo cinquanta anni di semi anonimato, il Frosinone è in serie A. A Fagiolo andrebbe chiesto come mai non ha detto nulla quando la Juve ha giocato a Frosinone.
Nel settore ospiti erano tutti torinesi? E quando a dicembre arriverà il Milan, che conta migliaia di tifosi in tutta la provincia, questi cosa dovrebbero fare? Tifare improvvisamente per i canarini? Signor Fagiolo, non erano fuori posto gli stendardi di Ceccano e Cassino con il giglio viola, l’ unico fuori posto è lei. Non ha capito nulla della Serie A. Del resto il fagiolo sta bene in un piatto con le cotiche”.
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