D’Alessandro incassa la fiducia, 13 a 12, ma la tenuta della maggioranza sarà il vero scoglio
13 Dicembre 2018CASSINO – Consiglio comunale ieri sera che aveva all’ordine del giorno la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco D’Alessandro. Il risultato ha dato ragione alla maggioranza, anche se per un solo voto. La conta delle opposizioni, infatti, si è fermata a quota 12: i dieci firmatari (7 del Pd e 3 civici) oltre ai due della Lega. Ma la tensione resta alta in seno al Consiglio. La domanda è d’obbligo, quanto reggerà la tregua?
Respinta la mozione di sfiducia, Carlo Maria D’Alessandro resta sindaco di Cassino e può tirare un sospiro di sollievo, ma senza troppa sicurezza. Il sindaco ha centrato il tredici e, seppur con un solo voto in più, riesce ad evitare la sfiducia. Toni accesi ed alta tensione nel corso del Consiglio comunale. Duro botta e risposta tra la maggioranza e le opposizioni. La Lega ha rinfacciato al sindaco di non aver sostenuto Palombo alle elezioni regionali, tanto per citarne una. D’Alessandro ora guiderà, di fatto, un monocolore tutto targato Forza Italia che non fa ben sperare nella tenuta, visto le litigiosità interne, e che lascia fuori tutto il ‘settore delle liste civiche’. Ostenta sicurezza, quindi, il Primo Cittadino che incassata la fiducia in una dichiarazione a caldo dopo il voto: “Noi non abbiamo rinunciato ai nostri principi. Ci dovrebbero chiedere scusa”. In realtà dal notaio resta aperto fino al 25 gennaio un registro per le dimissioni. Per il momento lo scoglio superato della sfiducia consentirà a D’Alessandro e alla sua maggioranza di tirare avanti e di ‘mangiare il panettone’, per adesso. Un dato è certo che la situazione politica di questa maggioranza è da ritenersi tutt’altro che tranquilla e bisognerà vedere la reale forza della sua tenuta nel corso dei prossimi mesi, anzi dei prossimi giorni quando si dovrà nominare il nuovo assessore all’Ambiente e alla Manutenzione, poltrona lasciata vacante con l’ingresso in Consiglio comunale di Dana Tauwinkelova, subentrata al dimissionario Franco Evangelista.
Sarà questo il primo vero ‘banco di prova’ della maggioranza.
F. P.
foto repertorio