CASSINO – Il “Decreto Sicurezza” approvato dal Parlamento nelle scorse settimane continua a far discutere maggioranza, opposizioni ed operatori del settore. Se n’è parlato oggi a Tagadà, il programma pomeridiano di La7, nel quale è intervenuto in collegamento da Cassino, l’assessore ai servizi sociali Benedetto Leone. Il responsabile delle politiche sociali ha, in primo luogo ribadito l’importanza degli Sprar, chiedendo esplicitamente che non vengano toccati. Ha, inoltre, evidenziato l’esperienza del sistema di accoglienza adottato dal comune di Cassino. “Il comune di Cassino – ha sottolineato Leone – è dal 2004 che ha adottato il sistema Sprar, coinvolgendo ben tre amministrazioni, due di centrodestra, compresa l’attuale, e una di centrosinistra. Conosciamo il numero dei cinquanta ragazzi accolti, i loro domicilio e le abitazioni occupate nel centro della città, gli operatori e le attività che svolgono con i ragazzi. Posso dire – ha proseguito Leone – che durante le festività natalizie quei ragazzi allestiscono un presepe come momento di gratitudine verso la città che li ha accolti”. L’assessore ha voluto sottolineare anche che il decreto sicurezza potrebbe mettere in crisi, depotenziandolo, tutto il sistema di accoglienza degli Sprar, che rappresenta – a suo giudizio – l’unico strumento per i sindaci per monitorare, controllare e sanzionare le cooperative di gestione. Depotenziare gli Sprar – ha precisato Leone – si rischia di aumentare l’incidenza dei C.A.S. con le conseguenze che ne deriverebbero, come il girovagare per le città di persone senza un obiettivo di inserimento e di controllo. Del resto a Cassino non è difficile vedere extracomunitari davanti ai supermarket o farmacie a chiedere denaro. La maggior parte di quelle persone appartengono – secondo l’assessore Leone sentito telefonicamente – appartengono al sistema dei C.A.S. su cui possono intervenire soltanto i Prefetti.
F. Pensabene