Strisce blu; grattini esauriti stop ai controlli, ma restano quelli sugli abbonamenti
6 Dicembre 2018CASSINO – Non sembra esserci pace per il sistema dei parcheggi a pagamento a Cassino. Il metodo dei ‘grattini’ si è rivelato una ennesimo flop per il Comune. Un boomerang che se da un lato garantiva soldi alle casse dell’Ente sempre più in rosso, dall’altro ha innescato un’altra figuraccia per l’amministrazione D’Alessandro. Da qualche giorno, infatti, i grattini non si riescono a trovare nei punti vendita abilitati, andati a ruba nel primo periodo di emissione, con buona pace al pagamento delle strisce blu. In altre parole, un clamoroso stop al pagamento dei parcheggi. Le strisce blu resteranno, quindi, gratuite fino a quando i commercianti non saranno riforniti dei nuovi ‘grattini’. I controlli dunque, riguarderanno solamente le strisce arancioni dedicate agli abbonamenti. Una decisione controversa quella presa dall’Amministrazione, che sbaglia i conti quando si tratta di rifornirsi di ticket per la sosta a pagamento. I 12mila grattini ordinati dal Comune sono andati in esaurimento a sole 24 ore dal ripristino delle strisce blu. Neanche una seconda fornitura, avvenuta una decina di giorni fa, ha messo l’Ente al riparo dalle critiche visto che comunque i ticket distribuiti agli oltre 40 esercenti cassinati, sono stati venduti in un battibaleno. I tagli più piccoli, quelli da 30 e 60 minuti, sono ormai una rarità in alcune zone di Cassino. Ieri mattina alcuni vigili urbani, cui spetta il controllo e ai quali si erano rivolti degli automobilisti nella disperata ricerca dei grattini, hanno fatto sapere che i controlli ieri non sarebbero stati effettuati proprio per la carenza di ticket. Insomma, un ennesimo pasticcio. L’Amministrazione, tuttavia, è corsa ai ripari, ordinando altri 80mila grattini, ed altri 250mila in vista del Natale. Resta, inoltre, sempre aperta la questione del bando per l’assegnazione dell’appalto alla gestione dei parcheggi, ancora in alto mare che preoccupa non poco i trentacinque ausiliari da mesi a casa e senza stipendio.
F. Pensabene