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Truffa alla Previdenza, denunciati a Sabaudia 36 stranieri che percepivano l’assegno sociale senza averne diritto

SABAUDIA – La Guardia di Finanza di Latina, coordinati dal colonnello Michele Bosco, hanno individuato una frode ai danni del bilancio dello Stato, per complessivi 340mila euro, realizzata attraverso l’indebita percezione della prestazione assistenziale dell’assegno sociale.

Le operazioni, condotte dai Finanzieri della Brigata di Sabaudia, hanno fatto emergere la posizione irregolare di 36 soggetti di diverse nazionalità che hanno beneficiato indebitamente dell’assegno sociale, pur non essendo da tempo più residenti nel territorio nazionale, fruendo della vigente normativa che prevede l’erogazione di un contributo, pari ad 453 euro per 13 mensilità, a soggetti extracomunitari che abbiano compiuto i 66 anni e 7 mesi di età e siano, soprattutto, residenti o siano muniti di permesso di soggiorno, in via continuativa da almeno 10 anni, sul territorio nazionale.

Le indagini hanno quindi portato alla revoca delle prestazioni assistenziali, con un risparmio annuo sul Bilancio dello Stato di circa 150mila euro, nonché alla segnalazione all’anagrafe dei Comuni di residenza per la cancellazione dalle rispettive liste della popolazione residente. Nel contempo è stata inoltrata comunicazione all’A.S.L. per la cessazione dell’assistenza dei medici di base a loro volta destinatari di un importo annuo per erogazioni degli assegni a carico del S.S.N., non dovuto.

Per tali motivazioni, 10 soggetti, percettori di somme superiori ai 4mila euro sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Latina per il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato e nei loro confronti è stato eseguito un sequestro di somme giacenti sui conti correnti per oltre 60mila euro.

Ad altri 26 soggetti, percettori di somme di importo inferiore, sono stati invece irrogate sanzioni amministrative pecuniarie per un totale di oltre 120mila euro.

L’intervento delle Fiamme Gialle pontine si inquadra nell’ambito dei compiti attribuiti al Corpo a tutela della spesa pubblica nazionale, finalizzati a reprimere, attraverso i poteri di polizia economico-finanziaria, le dannose condotte illecite a danno dell’Erario, con particolare riferimento alle voci di bilancio stanziate per finalità assistenziali e di politica sociale destinate a soggetti che versano realmente in gravi difficoltà economiche.

 

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