Il nuovo progetto del CUT nell’Ateneo cassinate: “dis-ABILITÀ, il teatro rende uguali”
8 Gennaio 2019CASSINO – Centro Universitario Teatrale di Cassino inaugura il nuovo anno con un evento dedicato all’integrazione sociale, alla diffusione della cultura dell’inclusione e della solidarietà. “dis-ABILITÀ: il teatro rende uguali” è un’iniziativa di impegno civile e sociale sul tema della diversità e del rispetto dell’altro proposto in collaborazione con il CUDARI, il Centro Universitario Diversamente Abili Ricerca Innovazione dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. È stato realizzato con il contributo della Regione Lazio e con il patrocinio dell’UNICAS, del Comune di Cassino, della Provincia di Frosinone, del CRUL (Comitato Regionale di Coordinamento delle Università del Lazio) e della UILT (Unione Italiana Libero Teatro).
Giovedì 10 gennaio alle ore 11,00 presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, avrà luogo la manifestazione che vedrà alternarsi momenti dedicati alle arti sceniche e cinematografiche e momenti di dibattito e confronto, moderati dalla vicedirettrice del quotidiano L’Inchiesta Rita Cacciami. Si parlerà del laboratorio multidisciplinare integrato che il Cut sta portando avanti da novembre rivolto a bambini, studenti e diversamente abili. Andrà quindi in scena lo spettacolo dal vivo “Guarda chi viene a cena” una commedia breve leggera e divertente ideata da tutti i partecipanti al laboratorio, adattata in forma drammatica proprio da uno di loro, Pietro Iozzia, e prodotta in questi due mesi di intensa attività didattica. Un ampio spazio sarà dedicato al racconto delle strategie creative in grado di favorire il benessere e l’inclusione dei diversamente abili con la prof.ssa Rosella Tomassoni, presidente del Cudari, e la dott.ssa Eugenia Treglia. Così come si parlerà nello specifico della didattica dell’inclusione attraverso non solo la rappresentazione teatrale ma anche attraverso la pedagogia, con i dottori Nicola Santangelo, Monica Alina Lungu, Marialaura Gargano. Interverranno anche Sara Manfuso, presidente dell’associazione per lo sviluppo sociale “#iocosì” di Roma, Roberta De Feo, presidente di “TUtela i tuoi diritti” ODV (Gestione potenziamento Centro Antiviolenza del Comune di Cassino), e Giorgio Mennoia, direttore artistico del Cut. Verranno infine proiettati i cortometraggi che hanno invece per protagonisti i giovanissimi attori delle scuole medie ed elementari alle prime armi con la macchina da presa: “Chi la fa l’aspetti” incentrato sul tema del bullismo e “Brillantina” sul tema della socializzazione tra bambini.
Quello di giovedì è solo il primo di una serie di appuntamenti previsti nel mese di gennaio, questo progetto punta infatti a stabilire un vero e continuo dialogo con la comunità sul tema dell’integrazione sociale, attraverso il percorso didattico-formativo e le attività teatrali. Un dialogo che si attiva e cresce grazie anche alla rete di relazione con enti e istituzioni del territorio costruita nel tempo. Sono coinvolti ad esempio la Scuola Media “Conte”, l’Istituto Magistrale “Varrone” e il Piccolo Teatro San Pio di Roma che ospiteranno le prossime tre repliche in programma. Il lavoro di cooperazione continua da anni anche con le strutture residenziali terapeutiche-riabilitative “Le Palme e gli Oleandri” e la Cooperativa sociale “Arca” che gestisce il centro socio-educativo “Arcobaleno”, e saranno presenti giovedì mattina con i loro ospiti e gli operatori. Senza dimenticare il rapporto costante con l’amministrazione del Comune di Cassino e con l’UNICAS, presenti entrambi alla manifestazione del 10 gennaio con il sindaco D’Alessandro, gli assessori Iannone e Leone, e il Rettore Betta.
Da sempre legato alla logica della sensibilizzazione e dell’aggregazione attraverso le arti figurative, il Centro Universitario Teatrale di Cassino ha realizzato tante attività socio-educative nel tempo. Molto importati sono state le collaborazioni con le Case circondariali di Cassino e Frosinone, con il carcere di Regina Coeli di Roma, con enti e comunità di recupero, con la Asl di Frosinone (nelle strutture di Cassino e Anagni), con la Camera di Commercio di Frosinone, con la Fondazione Exodus di Cassino, con il Consorzio dei Comuni del Cassinate e con numerose scuole di ogni ordine e grado. «L’obiettivo che abbiamo oggi con questo nuovo progetto – spiega Giorgio Mennoia – è di riuscire a creare un’integrazione reale e profonda attraverso percorsi di danza, musica, recitazione e cinema, senza inquadrare problemi di disabilità in un quadro puramente assistenziale: puntiamo a favorire il benessere psico-fisico e sociale dei partecipanti, ad accrescere la capacità di instaurare relazioni interpersonali, a favorire la riflessione sui temi della differenza e della positività in essa contenuti, a facilitare l’inclusione sociale attraverso la cultura e la comunicazione teatrale».