CASSINO – È arrivato ieri mattina in Comune il decreto del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, notificato al commissario straordinario Benedetto Basile, che scioglie il Consiglio comunale di Cassino.
Diverse le possibili ipotesi sulla data in cui si dovrebbe svolgere la tornata elettorale, ma l’ultima parola spetta al Ministero dell’Interno. Fra le date possibili ci sarebbe il 26 maggio prossimo nel caso di accorpamento con le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo, oppure il 19 giugno. Ancora, quindi, tutto in alto mare intanto le forze politiche si preparano a scendere in campo, con liste e schieramenti, alla campagna elettorale.
I tempi sono risicati e hanno colto impreparate tutte le forze in campo costrette a correre contro il tempo per arrivare in tempi stretti alla data delle elezioni nel miglior modo possibile.
Sulla carta, un lieve vantaggio potrebbe averlo la coalizione di centrosinistra che potrebbe rimetter in campo l’ex sindaco Petrarcone, ma bisognerà vedere se il nome avrà il consenso del partito. Certo qualche malumore non manca e le componenti che fanno riferimento a D’Ambrosio e Di Rollo chiedono di fare le primarie per la scelta del candidato sindaco. Intanto nel prossimo weekend il partito si prepara alle primarie per la scelta del segretario nazionale domenica 3 marzo. A Cassino centro si voterà nel gazebo di corso della Repubblica, a Sant’Angelo in piazza Mazzini e a Caira in Piazzetta della Pace dalle 8 alle 20.
Sicuramente più complicata la situazione sul fronte del centrodestra dove i malumori, o meglio la guerra, sarà molto più dura e complicata. Non si sa quanto potrà essere accolta la proposta di primarie per la scelta del candidato sindaco, ma l’opinione comune è che l’iniziativa sia destinata a cadere nel vuoto, vista l’inconciliabilità tra i fedelissimi e i ‘dissidenti’, gli attori principali della caduta di D’Alessandro. Non è da escludere che saranno molte le liste pronte a scendere in campo, soprattutto civiche.
Una coalizione quasi scontata dovrebbe essere quella formata da Lega, Fratelli d’Italia e Scarpone, con il Carroccio chiamato ad esprimere il candidato sindaco.
Ulteriore incognita sarà Forza Italia ed il ruolo di Abbruzzese in queste elezioni, ma soprattutto dove si collocheranno i dissidenti.
Tante le ipotesi che non mancheranno di concretizzarsi nelle prossime settimane, in primo luogo sulla scelta dei candidati a sindaco fra i vari schieramenti, ma anche sulla formazione delle liste degli aspiranti consiglieri comunali, non da ultimo il ruolo che svolgeranno i partiti tradizionali e le liste civiche.
F. Pensabene