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Sequestrati sull’A1 a Cassino 2.200 ricci di mare, denunciati due baresi

CASSINO – Gli agenti della polizia stradale della Sottosezione di Cassino hanno sequestrato un ingente quantitativo di ricci di mare  trasportati in violazione delle norme previste in materia di tutela alimentare ed igienico sanitaria. All’alba di questa mattina i poliziotti hanno sottoposto a controllo un’autovettura OPEL Zafira che percorreva la carreggiata sud dell’autostrada A1 nei pressi del chilometro 675 territorio comune di Cassino con due persone a bordo.

Dopo aver fermato il veicolo in condizioni di sicurezza, all’interno dell’abitacolo gli agenti hanno notato la presenza di grosse ceste in plastica piene di ricci di mare (echinodermi) ancora vivi che il conducente, 50enne originario della provincia di Bari riferiva di aver pescato autonomamente in varie località del litorale romano.

Tenuto conto che da una prima verifica i circa 2200 esemplari ittici risultavano in numero ben superiore ai limiti massimi consentiti dalla normativa, ed in considerazione delle vaghe e generiche giustificazioni del soggetto circa la totale assenza delle prescritte licenze di pesca e della documentazione riguardante la tracciabilità del prodotto trasportato, gli uomini della polizia stradale hanno proceduto al sequestro amministrativo dei prodotti ittici ed alla contestazione di una sanzione amministrativa per un valore di 1500 euro. Al termine degli adempimenti burocratici, gli animali, ancora vivi, sono stati tempestivamente consegnati alla Capitaneria di porto competente che ha provveduto a liberare i ricci in acque marine idonee alla loro sopravvivenza.

Il sequestro effettuato testimonia la qualità delle acque del nostro litorale ricche di pregiati esemplari per l’invidiabile habitat marino che necessariamente va tutelato anche grazie all’opera della Guardia Costiera.

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