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75° Anniversario della distruzione di Cassino, cerimonia in piazza De Gasperi presieduta dal Prefetto Ignazio Portelli

CASSINO – Si ricorda oggi il 75° Anniversario della distruzione di Cassino, la cerimonia in piazza De Gasperi alla presenza del Commissario Straordinario del Comune, Benedetto Basile, il Prefetto di Frosinone, Ignazio Portelli, le Autorità civili, religiose e militari  con la deposizione delle corone d’alloro al Monumento ai Caduti.le Autorità civili.

Gli onori militari saranno resi dal 80° Reggimento “Roma” di stanza alla caserma di Cassino.

Sono trascorsi settantacinque anni da quel tragico 15 marzo 1944, quando la Città venne rasa al suolo insieme alla millenaria abbazia di Montecassino. Un momento tragico che segnò profondamente Cassino ed il cassinate, iniziato nel gennaio e che si sviluppò in una lunga stagione di combattimenti. Da gennaio a maggio del 1944, infatti, la zona di Cassino venne segnata e ferita da una lunga serie di battaglie tra le forze alleate e quelle tedesche.

Il bombardamento del 15 marzo venne preparato per giorni. Per quattro lunghe ore, dalle 8 del mattino, centinaia di aerei bombardieri e cacciabombardieri rasero al suolo la città, sganciando oltre 1000 tonnellate di esplosivo.

E la città cadde. Le pareti ed i tetti furono suolo e polvere. Niente fermò le bombe. Cassino scomparve e con lei il senso di appartenenza a qualcosa di precedente, familiare ed antico. Da quel momento cambiò il carattere dei Cassinati, orfani della storia e destinati ad una diaspora che ancora oggi condiziona l’idea di futuro e la volontà di credere in qualcosa che appartiene a tutti” questo il ricordo di quei tragici anni di Dante Sacco, promotore del progetto Summa Ocre.

Cassino, tuttavia, seppe rialzarsi, rinascere, progredire nel corso degli anni della Ricostruzione. Il vecchio slogan “Ieri per la ricostruzione, oggi per il futuro”, accompagnò quegli anni duri e di sacrifici, gettando le basi per la rinascita della Città, l’impegno per continuare a lavorare ad un mondo migliore e di pace. E così è stato.

F. Pensabene

Foto di repertorio

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