Cassino al voto: centrosinistra e centrodestra nel caos. Fardelli si dimette da segretario cittadino Pd
27 Marzo 2019CASSINO – Doveva essere un direttivo che riportasse unità nel Partito democratico di Cassino, quello che si è tenuto ieri sera nella sede Dem di via Arigni. Un direttivo aperto a tutti, iscritti, giovani e simpatizzanti, proprio con l’intento di una ritrovata unità. Avrebbe dovuto dirimere tutte le controversie interne, indicando un candidato a sindaco per Cassino alle prossime elezioni amministrative che fosse espressione unitaria del partito, sperando in un ripensamento di Petrarcone come candidato sindaco. Per l’occasione erano venuti in Città i vertici del partito, dal segretario regionale, il senatore Bruno Astorre, Mauro Buschini, componente della direzione nazionale Pd ed il segretario provinciale reggente, Domenico Alfieri, ma così non è stato. In realtà il direttivo di ieri ha sancito l’ennesima spaccatura ed accentuato le divisioni interne al circolo cittadino. Come se tutto questo non bastasse, si è consumata una frattura ancor più grande con le dimissioni del segretario cittadino, Marino Fardelli e la scelta di indire le primarie da tenersi probabilmente il 6 aprile. Una situazione caotica che vede tutta in salita la corsa del Pd alla formazione delle liste e della scelta del candidato sindaco che sia espressione per l’intero centrosinistra. Quali scenari e risultati potranno avere le primarie è tutto da scoprire, resta il fatto che i tempi sono estremamente ristretti per trovare una soluzione. La consultazione, del resto, non è detto che possa risolvere le contraddizioni interne e, soprattutto, l’elaborazione di un programma che riporti le necessità di Cassino e dei suoi cittadini al centro dell’azione amministrativa del dopo elezioni. Se il centro sinistra piange il centro destra, a sua volta, non naviga in buone acque, nè ha motivi per esultare. Anche qui il vero nodo resta solo la discussione sulle candidature alla poltrona di primo cittadino.
Il summit per cercare unità ha fatto registrare l’ennesima ‘fumata nera’. Altro che vertice decisivo. Il centrodestra terminato il summit pare viaggiare in direzione opposta all’unità. Al tavolo provinciale la Lega avrebbe dovuto scoprire le carte sul “misterioso” candidato sindaco da indicare sul tavolo delle trattative, ma in realtà si è registrato un altro nulla di fatto. Neppure il passo indietro di FI e la rinuncia alla scelta del candidato ha portato unità della coalizione. Si è continuato a discutere soprattutto del ruolo egemone del Carroccio e del suo peso politico nella coalizione.
Uno scenario che evidenzia l’ennesimo nulla di fatto fra gli schieramenti. A meno di sviluppi dei prossimi giorni o settimane l’unico dato certo è il caos totale, una guerra di tutti contro tutti. Una mancanza di idee, di programmi e di soluzioni che rimettano al centro della competizione politica e della futura amministrazione il rilancio di Cassino, del territorio e l’interesse dei suoi cittadini. E la città di problemi ne a ha e non pochi. Se questi sono gli scenari certo nulla di buono si profila all’orizzonte per una Città lasciata allo sbando dalla litigiosità della precedente amministrazione di centrodestra dopo solo poco più di due anni dalla ‘conquista’ del palazzo di piazza De Gasperi nel 2016. La situazione e le prospettive, purtroppo, ancora una volta sono sotto gli occhi di tutti ed a farne le spese, come sempre, saranno i cittadini.
F. Pensabene