CASSINO – La statua che ricorda l’orso Wojtek, mascotte dei soldati polacchi che hanno combattuto a Cassino per liberare la città dalle truppe tedesche sembra essere diventato un caso politico suscitando non poche polemiche fra i cittadini, ma anche fra chi la storia di quegli anni l’ha vissuta e la conosce bene l’ha raccontata e studiata nel corso degli anni. Proprio alcuni studiosi di quel periodo hanno posto in rilievo come l’Orso Wojtek non sia stato neppure impegnato sul fronte di Cassino, ma si sia fermato nei pressi di Venafro. L’Italia, quindi, oltre che Paese di santi, navigatori e C.T. della Nazionale, è ora anche di opinionisti, del resto non potrebbe essere altrimenti in un mondo in cui i social imperversano. Ed allora i commenti pro o contro l’opera non si sono fatti attendere, inondando il web come spesso avviene di questi tempi.
In tanti si sono chiesti se fosse opportuno dedicare una piazza ad un orso, ad una mascotte, ma dimenticandosi dei tanti soldati morti durante quei lunghi e tragici mesi del Conflitto e di chi quei militari li ha guidati in quel periodo sul fronte di Cassino. C’è chi ha polemizzato sulla data di inaugurazione della statua, tanto da costringere il Commissario prefettizio ad emettere un comunicato ad hoc in cui si precisano alcune informazioni proprio inerenti all’inaugurazione.
“In relazione ad alcune notizie stampa comparse nei giorni scorsi, scrive il dott. Basile, si informa che il monumento commemorativo donato al Comune di Cassino, consistente in una statua in pietra raffigurante l’Orso Wojtek, non essendo più stato inaugurato nella data allora prevista, è stato coperto con un involucro in legno che successivamente è stato rimosso in data 25.02.2019, in seguito all’ondata di maltempo con forti raffiche di vento che hanno interessato il nostro territorio.
Peraltro, l’involucro in legno sbatteva contro il monumento con rischio di danneggiarlo ed era stato realizzato con listelli posti anche in orizzontale, che venivano utilizzati come una scala, determinando pericolo per l’incolumità pubblica.
Pertanto la predetta copertura è stata rimossa ed è in corso la programmazione di una apposita cerimonia di inaugurazione del monumento alla presenza, anche, delle autorità civili e militari, con l’apposizione di una targa”.
Certo la statua priva di una targa commemorativa che spieghi il significato e la presenza dell’Orso Wojtek nelle nostre zone rende l’opera incompleta della sua storia. A sopperire tutto ciò e al il ritardo nell’inaugurazione ci hanno pensato alcuni cittadini, in particolare Edoardo Grossi componente della Consulta dell’Ambiente del comune di Cassino, che ha ‘abbellito’ la statua dell’Orso con una coccarda di fiori bianchi e rossi, colori della bandiera polacca e della spiegazione storica di quel monumento. Dotare la statua di un basamento che lo sollevi dal terreno, su cui è attualmente collocato, evitarebbe danni all’opera, inoltre un adeguato sistema di illuminazione lo renderebbe visibile e più suggestivo nelle ore serali.
Le note vicende politico-amministrative al comune di Cassino hanno ritardato, o forse solo temporaneamente congelato, un progetto per ricordare il gen. Alexander, che ha guidato le truppe polacche impegnate sul fronte di Cassino. Il progetto avrebbe dovuto commemorare il Comandante delle truppe polacche in un apposito monumento nei giardinetti di largo Dante. Se ne riparlerà dopo le elezioni amministrative e l’elezione del nuovo sindaco.
F. Pensabene