Controlli serrati del NAS in attività di ristorazione e vendita di fitofarmaci della provincia
2 Marzo 2019FROSINONE – La sicurezza alimentare, quale fulcro dell’azione di controllo quotidiana dei Carabinieri del N.A.S. di Latina, ha visto ancora una volta concretizzare “positivi” risultati correttivi di alcune “devianze” rilevate recentemente presso attività ristorative e rivendite di prodotti per l’agricoltura poste nei territori provinciali di Frosinone e Latina.
Presso un ristorante di Torre Cajetani (FR), il personale ispettivo dei Carabinieri del N.A.S. di Latina, al termine di un’ accurato controllo , sottoponeva a sequestro oltre 250 kg. di prodotti carnei, funghi , pasta fresca e dolci rinvenuti in vari frigoriferi congelatori, pronti per essere cucinati e somministrati agli avventori. Gli alimenti rinvenuti non avevano infatti alcuna confezione, con le necessarie indicazioni di legge, dalle quali si potessero rilevare elementi utili alla tracciabilità, a garanzia della salubrità dei medesimi. Il comportamento censurabile del titolare, segnalato altresì alla competente autorità, sarà sanzionato con una cifra pari a 1.500 euro. Il valore degli alimenti sequestrati, destinati a sicura distruzione, è di oltre 1.500 euro.
Analoga situazione rilevata presso un ristorante del territorio comunale di Cori (LT). Il personale operante del N.A.S. Carabinieri di Latina rinveniva un quantitativo di oltre 100 kg di prodotti alimentari vari (prodotti carnei, ittici e funghi), sottoposti a congelazione arbitraria, custoditi in frigoriferi congelatori e pronti per essere cotti e somministrati agli avventori del ristorante. Tali alimenti, sottoposti a sequestro e destinati a sicura distruzione, mancavano di ogni indicazione di legge relativa all’origine o ad alla provenienza , ai fini della tracciabilità ed a garanzia della bontà e salubrità dei medesimi. Fatto ancor più pregnante per i funghi epigei spontanei che, per essere immessi sul mercato e consumati dall’uomo, debbono prima essere sottoposti a visita di un esperto micologo dell’ASL, che ne certifichi la commestibilità. Il comportamento censurabile del titolare, segnalato altresì alla competente autorità, sarà sanzionato con una cifra pari a 1.500 euro. Il valore degli alimenti sequestrati è di oltre 2.000 euro.
I controlli sui prodotti fitosanitari, il cui utilizzo incide fortemente sulla salubrità degli alimenti frutticoli ed orticoli consumati dall’uomo, sono inseriti nel quadro delle attività ispettive sulla “sicurezza alimentare”. In tale ottica un recente controllo dei Carabinieri del N.A.S. di Latina presso una rivendita di prodotti per l’agricoltura posta nel territorio del comune di Torrice (FR) ha determinato il sequestro di oltre 50 kg di vari prodotti fitosanitari destinati ad essere utilizzati sulle colture ortofrutticole locali. Tali prodotti infatti non potevano essere commercializzati né utilizzati poiché con etichettatura di sicurezza non conforme alla vigente normativa e con autorizzazione, all’impiego sulle colture, revocata dal Ministero della Salute. Inoltre gli stessi locali in cui erano custoditi, erano privi dei requisiti di profilassi e di sicurezza previsti dalle specifiche norme a tutela dei lavoratori e dell’ambiente. Il valore dei fitofarmaci sequestrati, che saranno destinati a smaltimento presso ditta autorizzata a tale scopo, ammonta a circa 1.500 euro. Inoltre tale comportamento irresponsabile, segnalato alla competente Autorità, sarà sanzionato amministrativamente con una cifra complessiva di oltre 5.000 euro a carico della persona titolare dell’attività.
Altra situazione analoga, ma ben più grave, è stata rilevata durante un recente controllo ispettivo presso una rivendita di prodotti fitosanitari e zootecnici posta nel territorio comunale di Terracina (LT). Gli ispettori dei Carabinieri del N.A.S. di Latina al termine di una ispezione estesa anche alle aree limitrofe alla rivendita, rinveniva numerose confezioni di prodotti fitosanitari, sia in polvere che liquidi, sotto una tettoia posta in un luogo totalmente privo dei requisiti di profilassi e di sicurezza previsti dalle specifiche norme a tutela dei lavoratori e dell’ambiente. I prodotti Fitosanitari erano stoccati in modo promiscuo, a diretto contatto con varie tipologie di mangimi per animali da reddito così da costituire un concreto pericolo di inquinamento dei mangimi e dell’ambiente. Oltre a ciò i prodotti fitosanitari rinvenuti, stimati in un quantitativo che superava abbondantemente i 500 kg., non potevano essere commercializzati né utilizzati poiché con etichettatura di sicurezza non conforme alla vigente normativa e con autorizzazione, all’impiego sulle colture, revocata dal Ministero della Salute. Per tali motivi il personale ispettivo del N.A.S. di Latina procedeva al sequestro dei fitosanitari, destinandoli allo smaltimento tramite ditta autorizzata a tale scopo. Il responsabile sarà sanzionato amministrativamente con una cifra complessiva di oltre 5.000 euro . Il valore dei fitofarmaci sequestrati è di oltre 15.000 euro.