CASSINO – Che queste elezioni riservassero sorprese e colpi di scena è ormai un dato certo e lo si è visto nelle settimane scorse con la scelta dei candidati a sindaco, soprattutto nel centrodestra. È, tuttavia, il groviglio di liste, prevalentemente di natura civica, a fare la differenza. A prevalere dove non è tanto l’aspetto politico-ideologico a connotare la corsa verso piazza De Gasperi dei possibili consiglieri comunali, quanto la ‘transumanza’ di molti di questi da una parte all’altra, uniti in prevalenza dal protagonismo individuale. In altri termini, la proliferazione delle liste civiche, come molto spesso avviene nelle elezioni amministrative, consente ad esponenti, anche di spicco, di destra e di sinistra, o se si vuole di centrodestra e centrosinistra, di cercare spazio idoneo ad ottenere una possibile elezione fra gli scranni della “Sala Restagno” in nome del “bene per Cassino”, su cui non nutriamo dubbi fino a prova contraria.
Certo, per avere il quadro completo bisognerà attendere ancora qualche ora, quando tutto sarà definito in modo chiaro ed ufficiale il 27 aprile, quando le liste saranno depositate all’ufficio elettorale del Comune.
In ogni caso se i cinque candidati a sindaco sono già definiti, per le liste in loro appoggio bisognerà attendere ancora qualche ora. Qualcosa inizia a trapelare, però, almeno sul numero di cui ciascun candidato sindaco potrà contare. Andiamo con ordine. Giuseppe Golini Petrarcone dovrebbe schierare sei liste tutte di impronta civica; il centrodestra di Mario Abbruzzese dovrebbe avere il sostegno di cinque liste; Enzo Salera, candidato sindaco del centrosinistra avrà almeno tre liste, ma i bene informati, ne pronosticano una quarta su cui si starebbe lavorando; Renato De Sanctis, leader del comitato No Acea, è sostenuto dalla sua lista e da Sinistra Unita per Cassino; mentre il Movimento 5 Stelle schiererà il suo simbolo e la sua lista con Giuseppe Martini candidato a sindaco.
Le novità e, le transumanze, più spiccate arrivano da casa Lega, che dovrebbe schierare in lista, Maurizio Russo, Giorgio Valente, ma soprattutto Michelina Bevilacqua e Franco Evangelista, ex “forzisti di peso” delle passate tornate elettorali a sostegno di Abbruzzese. Dove si nota maggiormente la spaccatura è fra gli ex leghisti Ernesto Di Muccio e Robertino Marsella che dovrebbero fare squadra nella lista Polo Civico a sostengo di Petrarcone. Questa scelta dimostra ciò che già avevamo prospettato qualche giorno fa, secondo cui il pugno di ferro del commissariamento al circolo cassinate del Carroccio e le decisioni imposte dall’alto da chi non è neppure radicato sulla politica della Città, non sempre costituiscono sinonimo di unità, ma di divisione.
F. Pensabene