CASSINO – Se la scelta di voto espressa per le elezioni europee dai cittadini di Cassino dovesse essere confermata anche per le elezioni comunali, Mario Abbruzzese potrebbe essere eletto sindaco già al primo turno. Sappiamo bene che in politica due più due difficilmente fa quattro e che dallo spoglio per il rinnovo del consiglio comunale della città Martire, che inizierà oggi alle 14, potrebbe uscire una realtà diversa. Un dato è certo, il centrodestra, rappresentato dai simboli di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, al Parlamento Europeo è stato votato da oltre il 52% dei Cassinati.
Ma andiamo per ordine cominciando dall’alta affluenza alle urne che, in provincia di Frosinone, ha caratterizzato le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo. Alle ore 19 nel Capoluogo, infatti, questa si attestava al 47,09% che se paragonato al 2014, ferma al 41%, risultava essere superiore di ben sette punti percentuali. Dati che, nei comuni in cui si è votato anche per il rinnovo delle Assise cittadine, come Cassino era di molto superiore, alle ore 23, alla chiusura dei seggi, la percentuale di affluenza nella Città Martire è stata del 74,93%, nonostante il tempo meteorologico fosse inclemente. Proprio i dati sulle percentuali di voto espresse nella città dell’Abbazia, assumono un significato particolare per le elezioni comunali.
Secondo i numeri forniti dal Viminale, infatti, balza subito agli occhi il successo del “centro destra unito” in appoggio al candidato sindaco Mario Abbruzzese. La “croce” del 34,38% dei Cassinati è caduta sul simbolo della Lega, l’11,74% su simbolo di Forza Italia e il 6,43% su quelle di Fratelli d’Italia; insieme hanno raccolto oltre il 52% delle preferenze. Un dato che fa ben sperare a chi, quelle liste, le ha nel proprio schieramento e fa fare gli scongiuri a chi, invece le ha avute come avversarie.
A Cassino, in questa tornata elettorale di amministrative, presentava cinque candidati sindaco, lo stesso Abbruzzese, appoggiato dalla Lega commissariata, Fratelli d’Italia, Forza Italia e alcuni raggruppamenti civici; Enzo Salera, appoggiato da liste civiche e da quella del partito democratico; Giuseppe Golini Petrarcone, con sei liste civiche e molti esponenti fuoriusciti dal centrodestra ‘unito’, l’avvocato Giuseppe Martini che correva per il Movimento 5Stelle e Renato De Sanctis esponente del Movimento “No Acea”.
L’apertura delle urne e la conta delle schede di oggi pomeriggio dirà quanto questo vantaggio del centrodestra sia stato capitalizzato dal candidato a sindaco appoggiato dalle tre liste che, però, in caso di risultati avversi, certamente non potrà dire di non aver avuto il “vento in poppa”.
Felice Pensabene
Ermanno Amedei