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Mercato di Cassino, borseggiatori e commercianti abusivi nella rete dei controlli dei Carabinieri

CASSINO – Borseggiatori, venditori abusivi e persone sospette nella rete dei controlli tessuti dai carabinieri della compagnia di Cassino durante il mercato di sabato scorso.

In particolare, gli uomini del capitano Ivan Mastromanno hanno denunciato per furto aggravato in concorso un 23enne ed un 24enne di origini ghanesi domiciliati nel napoletano, già censiti rispettivamente per stupefacenti e immigrazione clandestina il primo e resistenza a P.U. ed immigrazione clandestina il secondo. Gli stessi, unitamente ad un terzo individuo, al momento ancora non identificato, presso il mercato rionale di viale Europa si rendevano responsabili del borseggio di un telefono cellulare in danno di una 61enne della zona. I due a seguito della testimonianza di una persona che aveva assistito all’evento criminoso, segnalandolo telefonicamente al “112”, venivano immediatamente rintracciati e bloccati dai militari operanti nella vicina via Zamosch, senza tuttavia rinvenire il cellulare rubato, presumibilmente in fraudolento possesso del terzo soggetto in via di identificazione.

Nel prosieguo del servizio, unitamente a personale alla Polizia Locale di Cassino, veniva sorpreso un cittadino bengalese residente nella Capitale, che senza alcun titolo autorizzativo aveva posto in vendita giocattoli per bambini.

Stante i presupposti di legge, gli operanti procedevano al sequestro di quanto rinvenuto (8 confezioni di pistole spara bolle;  11 confezioni di macchine elettriche a batteria; 36 confezioni di cagnolini a batteria;  5  confezioni di bambole a batteria; 1 elicottero a batteria; 6 pacchi di batterie stilo) elevando una sanzione di oltre cinquemila euro.

Inoltre, i militari della Sezione Radiomobile, intercettavano mentre si aggirava con atteggiamento sospetto tra le autovetture in sosta nel parcheggio di piazza Nicolas Green, un 34enne residente a Napoli, già censito per reati contro il patrimonio e gravato da numerosi provvedimenti di rimpatrio con F.V.O. da vari comuni italiani, il quale a seguito di accertamenti risultava essere già stato allontanato anche dal Comune di Cassino per un periodo di anni 3, motivo per cui veniva deferito in stato di libertà per inosservanza della citata misura di prevenzione.

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