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Emanuele Morganti, fu omicidio preterintenzionale e non volontario. Tre condanne a 16 anni e una assoluzione

ALATRI – Con tre condanne e una assoluzione si è chiuso ieri il primo grado in Corte d’assise a Frosinone del processo per l’omicidio di Emanuele Morganti. Alla sbarra c’erano Michel Fortuna di Frosinone, Paolo Palmisani, Mario Castagnacci ed il padre Franco Castagnacci di Alatri, tutti imputati per il reato di omicidio volontario.

La tragica vicenda risale al 24 marzo 2017, quando il 20enne Emanuele Morganti, all’esterno del “Mirò Music Club” di Piazza Regina Margherita ad Alatri, fu fatto oggetto di un violentissimo pestaggio conclusosi con un ultimo colpo che lo fece sbattere contro il montante di un’auto ivi parcheggiata. Il giovane morirà il successivo giorno 26 presso il Policlinico Umberto I° di Roma dove era stato trasportato nel disperato tentativo di salvargli la vita.

L’articolata e complessa attività investigativa, immediatamente avviata dai Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigato del Comando Provinciale e delle Compagnie di Alatri e Frosinone, diretta dal Procuratore della Repubblica di Frosinone e dai due Sostituti Pubblici Ministeri assegnatari dell’inchiesta, portò all’arresto due giorni dopo di Mario Castagnacci e Paolo Palmisani, il successivo 10 aprile a quello di Michel Fortuna ed infine il 30 ottobre 2017 all’arresto di Franco Castagnacci.

Nel tardo pomeriggio, la Sentenza emessa dalla Corte d’Assise del Tribunale di Frosinone, con la quale Fortuna Michel, Paolo Palmisani e Mario Castagnacci sono stati condannati ad anni 16 di reclusione per omicidio preterintenzionale, mentre  Franco Castagnacci è stato assolto.

 

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