CASSINO – Si torna a parlare di strisce blu, ma questa volta per una nuova tegola che si è abbattuta sull’assegnazione dell’appalto ed il conseguente avvio del servizio. L’aggiudicazione definitiva, come si ricorderà, dovrebbe andare alla società romana “Publi parking” risultata essere quella con il maggior punteggio, tanto che nei giorni scorsi c’era stato un incontro in Comune con i vertici dell’azienda. Ora, però, una nuova grana sembra far slittare l’avvio del servizio. La natura del nuovo stop è, questa volta di natura giudiziaria, infatti, prima che l’aggiudicazione diventi definitiva, la società di Varese “Compark srl” ha inviato una diffida alla stazione unica appaltante di Frosinone e al Comune di Cassino. A complicare le cose il documento, per conoscenza, è arrivato sul tavolo dell’Anac e alla procura della Repubblica.
Motivo della diffida della società varesina, che risulta ad oggi avere un minor punteggio evidenzia come ci sia una notevole differenza nella retribuzione degli ausiliari. “La differenza tra i costi del personale effettivi (che ammontano a 759.837euro) e quelli calcolati dall’azienda – secondo quanto sostenuto dalla Compark srl – è di 189.605 euro. Ci si astiene da ogni commento sull’azienda concorrente ma si confida che codeste pubbliche amministrazioni vogliano rimediare a quanto avvenuto escludendo dalla procedura la Publiparking entro 15 giorni”.
La vicenda non ha mancato di suscitare polemiche. Le opposizioni, con Mario Abbruzzese, sono partite all’attacco del sindaco Salera sostenendo: “Salera ha fatto una battaglia infinita a D’Alessandro sul caso del cimitero. Anche in quel caso la responsabilità diretta non era del sindaco. Stiamo parlando di responsabilità politica, quindi il sindaco farebbe bene ad intervenire perché si tratta di 200.000 euro in meno che possono andare a madri e padri di famiglia di questo territorio”. La risposta del sindaco non si è fatta attendere: “È un compito della stazione appaltante, un mio intervento in merito a favore di una società sarebbe un reato. Poi se qualcuno si sente leso dei propri diritti può fare ricorso al Tar o alla procura, non capisco questa diffida”.
Vedremo nei prossimi giorni i possibili risvolti della vicenda, resta il fatto che l’affidamento del servizio slitterà ancora, dopo quello già avvenuto e che dava per certo il suo avvio per il mese di luglio. Per i trentacinque ausiliari che da tempo attendono di tornare in servizio ancora un’ennesima fumata nera.
F. Pensabene
Foto di repertorio