CASSINO – Ancora un successo ieri sera all’Anfiteatro romano di Cassino con lo spettacolo di Marina Massironi, “Ma che razza di Otello?”, nell’ambito di ArtCity 2019 e la rassegna Anfiteatro curata da Marina Cogotti.
Una rilettura teatrale sull’Otello Verdiano, la sua genesi e il suo sviluppo, in uno spettacolo leggero, ironico e divertente che ha appassionato il pubblico del suggestivo sito archeologico della Città Martire.
Un’ora e mezza, circa, in cui Marina Massironi, accompagnata al leggio da una tessitura di musiche e immagini curate da Paolo Cananzi, con battute e spunti accattivanti, effettua l’incursione semi-seria in campo shakespeariana e verdiano. I testi di Lia Celi pescano trasversalmente dalla trama dell’Otello e da quel che è dietro l’opera, immaginando i sentimenti dei personaggi, ma anche quelli di Shakespeare e Verdi, nel loro confrontarsi con la vicenda del Moro di Venezia, e provando a costruire tutto questo con umorismo e ironia. “Ma che razza di Otello?” e l’interpretazione della Massironi si inserisce prepotentemente in questo filone di riscritture, avvalendosi di una narrazione che ripercorre in modo ironico la storia di questa impresa verdiana e shakespeariana. C’è nella performance di Marina Massironi, nello spettacolo di ieri, un sottile ed un inedito punto di vista al femminile rispetto alle eroine del melodramma e divertenti cortocircuiti con l’attualità.
In altre parole, Marina Massironi ha proposto al pubblico il triangolo Otello-Iago-Desdemona alternando umorismo sottile e spiazzante a momenti tragicamente appassionati, il vero successo della serata.
F. Pensabene