Distributori automatici nelle scuole, la Prefettura di Frosinone richiama attenzione agli aspetti nutrizionali
7 Agosto 2019FROSINONE – “Nel corso delle visite ai pieni scolastici effettuate durante l’anno scolastico è stato possibile notare che non sempre vengono rispettate le buone regole e le linee guida aggiornate. E ciò è un vero peccato perché evidenzia dispendio di denaro ed arretratezza almeno sul piano culturale”.
Lo si legge in una nota della Prefettura di Frosinone in merito allo stato degli edifici.
“In previsione della preparazione del nuovo anno scolastico è apparso opportuno sinteticamente richiamare l’attenzione degli amministratori locali e del mondo scolastico principalmente su due aspetti.
Il primo attiene alle ristrutturazioni dei locali o alle costruzioni di nuovi immobili In ambedue le ipotesi è corretto tenere presenti le migliori regole ad iniziare, ad esempio, dai servizi igienici che devono possedere caratteristiche diverse in funzione del tipo di scuola e della età degli alunni. La materia è inizialmente normata, tra l’altro, dal d. m 18 dicembre 1975 “Nuove tecniche aggiornate relative all’edilizia scolastica, ivi compresi gli indici di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica”: esiste, poi, una diffusa letteratura di norme tecniche — quadro, che potrà essere di aiuto nell’indirizzare anche le sole ristrutturazioni, ormai estese pure alla materia dell’efficienza e del risparmio energetico. Né si possono dimenticare le regole sull’abbattimento delle barriere ai portatori di handicap.
Tutti questi indirizzi progettuali aiutano a spendere bene, correttamente e meglio le somme comunque disponibili
Il secondo aspetto attiene ai distributori automatici di d’arie e di bevande negli ambienti scolastici. Dalla constatazione diretta è stato possibile osservare che molti dei prodotti in vendita non sono in linea con le indicazioni di riduzione degli zuccheri, del sale e dei grassi della Organizzazione mondiale della sanità (OMS), delle organizzazioni scientifiche nazionali ed internazionali, del Ministero della salute. Quest’ultimo ha poi diramato istruzioni con particolare attenzione alla popolazione infantile (3 —12 anni).
Nell’assicurare la buona alimentazione e l’educazione alimentare il mondo scolastico non può essere estraneo, per tale ragione sarebbe cin importante risultato se, anche ricorrendo al supporto della autorità sanitaria, venissero eliminate le vivande malsane. Sarebbe un risultato di enorme valore se la nostra provincia potesse migliorare anche su questi aspetti”.