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Cassino, maltrattamenti e stalking alle ex: arrestati due uomini

CASSINO – Due uomini sono stati arrestati dai carabinieri di Cassino per maltrattamenti in famiglia e stalking. Gli episodi sono scollati e riguardano un 40enne del posto, già conosciuto per le sue violenze domestiche, minacce, lesioni personali e ingiurie. I militari del capitano Ivan Mastromanno hanno eseguito un provvedimento cautelare degli arresti domiciliari, emesso nei suoi confronti in dal Tribunale di Cassino.

L’uomo, infatti, già sottoposto al divieto di avvicinamento nei confronti dell’ex convivente a seguito di pregresse molestie poste in essere nei suoi confronti, non ha rispettato le prescrizioni impostegli dall’autorità giudiziaria. Infatti, in due occasioni si è recato presso la nuova abitazione della donna, minacciandola e ingiuriandola e, in una terza circostanza, ha colpito l’ex al volto procurandole delle lesioni. Inoltre, la molestava telefonicamente anche mediante sms. Quanto accaduto è stato denunciato dalla malcapitata presso il locale Comando Arma che relazionava il tutto all’A.G. competente.

Da qui il provvedimento cautelare degli arresti domiciliari emesso dall’A.G. a carico del 40enne.

Gli stessi carabinieri di Cassino e i loro colleghi di Fondi hanno arrestato invece un 28enne del posto, in esecuzione del provvedimento cautelare degli arresti domiciliari emesso a suo carico lo stesso giorno dal GIP del Tribunale di Cassino.

Il giovane, già sottoposto al divieto di avvicinamento nei confronti dell’ex fidanzata a seguito delle continue molestie nei riguardi della donna, residente nel cassinate, non ottemperava alle prescrizioni impostegli dall’A.G., poiché tentava di nuovo ed in più circostanze di avvicinarla personalmente, effettuando altresì varie telefonate e messaggi sull’utenza della ex.

A causa dei ripetuti atti persecutori, la vittima era stata costretta a cambiare le sue abitudini quotidiane, poiché quasi giornalmente il 28enne seguiva la donna sul luogo di lavoro e presso l’abitazione di residenza, ciò accadeva dal giorno in cui si erano lasciati, ossia dal mese di gennaio 2019. Anche in questo caso, a seguito delle denunce sporte dalla vittima e di quanto relazionato dagli operanti, nei confronti dell’uomo l’A.G. disponeva l’aggravio della misura in atto, consistente quindi negli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

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