VELLETRI – Aprire un cassetto e trovare qualcosa di importante che riconduca al genitore scomparso ormai da anni è il desiderio di qualsiasi figlio ed è ciò che è capitato a Paola Faleni, figlia di Ruggiero Faleni, il disegnatore scomparso a Velletri nel 1999 quando aveva 60 anni.
Dalla matita di Faleni, in arte Rufa, sono uscite migliaia di “strisce“ di Tiramolla, il fumetto caro ai bambini e non degli anni 70 e 80, del giornale Miao, Le teste Matte, i cartoni animati che trasmetteva la Rai prima dei tg serali ma anche di Diabolik solo per citare quelli più conosciuti.
“Lui non amava i riflettori, era una persona umile – dichiara la figlia – altrimenti avrebbe sfruttato la visibilità che aveva per essere il disegnatore di fumetti che all’epoca andavano per la maggiore”.
“Mio padre ha disegnato anche per Diabolik ma sul fumetto ormai cult non si trovano le sue firme. Ricordo che nella casa che avevamo a Roma prima del 1978, quando ci trasferimmo a Velletri, c’erano molti numeri di Diabolik ma che poi sono andati persi nel trasloco”.
Dalla redazione di Diabolik spiegano che i fumettisti degli anni ’70, in particolare quelli che lavoravano anche per giornali dedicati ai bambini, non firmavano i loro lavori su Diabolik, oggi personaggio addolcito ma all’epoca era un feroce assassino. Non si accettava che chi disegnasse storie di delitti ed uccisioni potesse anche disegnare storie per bambini.
In quel cassetto, però, c’era tutto lo studio su Tiramolla, le varie espressioni del personaggio che servivano per adattarle alle situazioni create dall’autore. Quei fogli rinvenuti quasi accidentalmente che permettono un tuffo nel passato lontano dagli smartphone e dal digitale, hanno uno spazio espositivo tutto loro a Villa Bernabei di Velletri, il quartier generale della quinta edizione di Velletri Ridens, il festival della Satira e dell’umorismo e che dal 7 fino al 15 settembre richiamerà a Velletri 33 dei disegnatori professionali più conosciuti del Paese tra cui Pasquale Martello, Passepartout, Melanotn, Trojano, Magnasciutti.