VILLA SANTA LUCIA – Una società più informata è una società più coinvolta a Sant’Angelo in Fortunula. “Acqua, calcare e territorio. Per Fortuna c’è la lentezza” è stato il geovento organizzato a Villa Santa Lucia, Frosinone, dall’Azienda Agricola Vacca nel complesso architettonico del santuario repubblicano della dea Fortuna che ha portato alla presenza di numerosi appassionati e cittadini in un contesto naturalistico e archeologico di prestigio.
La giornata si è svolta all’insegna della lentezza e del cammino consapevole lungo il Cammino di San Benedetto ed ha avuto il supporto tecnico e scientifico della Cooperativa Domenica Beni Culturali che da anni sta mappando e studiando l’articolato patrimonio archeologico del sito.
“La presenza necessaria della Cooperativa Domenica Beni Culturali in tale attività– dicono Antonio Leopardi e Dante Sacco che rappresentano tale società – mira alla progettazione di una attenta azione di recupero e studio al fine di permettere una completa fruibilità del sito. La passeggiata, lenta e consapevole, tra i luoghi della romanità porta i presenti a sfogliare come un libro questa porzione di territorio che vede come elemento fondamentale il calcare da almeno cento milioni di anni”.
Di fatti l’escursione di conoscenza ha permesso di comprendere appieno il rapporto mutualistico tra il calcare naturale ed il calcare delle murature in opera incerta che erano a servizio del primigenio santuario romano.
“ Inoltre – continuano a dire i rappresentanti della Cooperativa Domenica Beni Culturali, l’elemento del calcare è rimasto e persiste nelle murature del monastero di San’Angelo de Fortunula che almeno dal XII secolo ha occupato le antiche fabbriche del tempio ed anche nei terrazzamenti a secco delle porzioni di terreno già in antico destinate all’agricoltura”.
La giornata ha avuto anche il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, ente rappresentato dalla presenza del Dott. Carlo Molle della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio alla quale attiene la tutela del sito e che ha riconfermato la collaborazione dell’Ente con la Famiglia Vacca per la messa in opera di progetti di tutela e recupero del sito. L’impegno del signor Vincenzo Vacca, proprietario del sito e geloso custode dei resti archeologici, ha consentito dagli anni novanta del secolo scorso la completa pulizia dell’area dalla vegetazione consentendone la opportuna conoscenza e consentito la libera fruibilità in questa giornata di caratura nazionale.
Gli ospiti hanno inoltre potuto assistere alla installazione del campo militare medioevale ad opera degli Artieri del progetto “la Storia in Campo” che rientra nelle attività dell’Itis E. Majorana di Cassino. Non è mancata la preziosa ospitalità gastronomica, offerta dalla famiglia Vacca, che quest’anno nel nome del “Plastic Free” ha provveduto ad offrire acqua in lattine di alluminio e assaggi di prodotti a chilometro zero in piatti compostabili.