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Da San Vittore e Roccasecca ingiunzioni di pagamento a Roma per 5 milioni. Bucci: con quei soldi faremo piano di monitoraggio

San Vittore del Lazio – “Le ingiunzioni di pagamento sono state notificate al comune di Roma quale obbligato in solido di Ama Spa, attendiamo la scadenza dei termini di legge per procedere esecutivamente”. A parlare è Nadia Bucci, sindaco di San Vittore del Lazio nel cui territorio , all’interno dell’impianto di termocombuistione in località San Cesareo, vengono inceneriti buona parte dei rifiuti della Capitale. Un’altra buona parte viene interrato, invece, nella discarica di Roccasecca. Un prezzo pagato caro, quello della provincia di Frosinone, per essere provincia corregionale della Capitale. Da tempo, però i sindaci delle due cittadine non ci stanno a subire le pressioni politiche capitoline che, oltre a sversare i rifiuti in ciociaria, ritardano anche i pagamenti dei benefit previsti. Tre milioni di euro sarebbe la somma da saldare a Roccasecca, due milioni a San Vittore. Pagamenti che ritardano ad arrivare e partono le carte bollate.
“Visto che la Regione non adotta nessun tipo di misura a salvaguardia del nostro territorio e dei nostri cittadini – dichiara il sindaco Bucci – utilizzeremo una parte di quelle somme per realizzare quello che abbiamo sempre voluto: un piano di monitoraggio ambientale completo e straordinario che possa dare risposte concrete alla nostra comunità.
La stessa procedura di ingiunzione è stata messa in atto dal comune di Roccasecca in quanto sede di discarica per circa tre milioni di euro”.

“Sono anni ormai che si assiste alla politica dello scarica barile: una volta è colpa di Ama, una volta della Regione una volta del Comune di Roma. Mentre si consuma questa scenografia noi siamo qui a dover necessariamente sostenere con i nostri impianti e con i nostri territori le inadempienze altrui. Da quanto tempo si parla di emergenza rifiuti? Tanto.. ancora dovevo affrontare il mio primo mandato da sindaco! E da allora di tempo ce ne è stato per realizzare impianti Sui territori di Roma per risolvere l’annosa questione ma si è preferito temporeggiare, anzi fare orecchie da mercante e mandare tutto in provincia.
Certo capisco che per il sindaco Raggi è difficile dire ai propri cittadini domani verrà realizzata una discarica qui ed un termovalorizzatore qua. Quale amministratore non sarebbe in difficoltà? Ed è proprio per questo motivo che deve capire la nostra difficoltà: sono anni che si dice ai nostri cittadini dovete sopportare ed aiutare e forse è arrivato il momento di dare loro un chiaro segnale di rispetto e di riconoscimento.
Se poi a questa negligenza si aggiunge l’inadempienza è chiaro che tutto precipita e che il rispetto tra istituzioni, il rapporto di “colleganza” tra sindaci lascia il tempo che trovo!
Porti i rifiuti? salda almeno il pregresso dovuto quale benefit ambientale: è troppo comodo avere la botte piena e la moglie ubriaca. Non faccio impianti, non inquino, non aumento tari ai cittadini e non pago neanche chi fa tutto questo al posto mio.
Adesso siamo al capolinea: noi abbiamo dato ed è giusto che diano gli altri”.

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