Genzano di Roma – Grande successo per il primo waterpolo workshop organizzato dalla Matrix Pallanuoto Genzano, il primo in Italia a cui hanno partecipato due professionisti di livello internazionale come Alessandro Bovo e Marco Lancissi. Un fine settimana di altissimo livello quello che si è tenuto nella struttura della Matrix a cui hanno preso parte 60 atleti, 6 tecnici 5 squadre: Matrix, Villaggio Doria, Sis Roma, Coppa Oro, Maniampama.
“È stato un evento che ha riscosso un’enorme successo sia per la formazione, che la condivisione il confronto e la motivazione di Tecnici e atleti – dichiara il direttore tecnico della pallanuoto Matrix, Francesca Petrilli che guida da bordo vasca le squadre dai campionati Fin Regionali fino ai nazionali- Nella riunione con gli allenatori, Bovo tra video, slides, esempi pratici ed esperienze personali ha arricchito il nostro bagaglio tecnico, tattico, fisiologico e di gestione efficace e motivante di un team; sia giovanile che senior. Marco Lancissi (responsabile della preparazione atletica delle squadre nazionali di nuoto), invece, ha formato, e dato input positivi e propositivi sull’importanza e sulle caratteristiche della preparazione fisica a secco. L’elemento piacevole oltre che educativo è la grande passione espressa da questi due professionisti di fama internazionale, che con semplicità, enorme umiltà e dedizione, si sono confrontati con noi tecnici e con tutti i pallanuotisti di qualsiasi età, rispondendo a qualsiasi nostro dubbio o interesse specifico. Inoltre la buona consapevolezza per la scuola Pallanuoto Matrix, è che tra domande, video e dubbi condivisi con Bovo e Lancissi; stiamo facendo un buon lavoro, e grazie a questa iniziativa abbiamo ingrandito e arricchito un bagaglio maggiore da organizzare e portare in vasca. Ringrazio di cuore tutte le società, nostre ospiti che hanno deciso, di far parte di questo progetto, condividendo con noi, dubbi, incertezze, spunti nuovi e motivanti; con l’invito a tutte le società del circondario, affinché partecipino ll prossimo anno. Mettersi in gioco – conclude Petrilli – dona tanto valore aggiunto; perché per noi, che crediamo di dover ancora imparare tanto, il confronto e la crescita sono una costante e straordinaria quotidianità”.