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Ciro Immobile a caccia di record a suon di gol

Attualità – La vera notizia del week end non è il derby in pareggio, l’ennesimo stop dell’Inter o la partita tra Juventus e Napoli. Il fatto assurdo, strano e che nessuno quasi si aspettava, è che Ciro Immobile non è andato in gol. Nell’1 a 1 tra Roma e Lazio, infatti, le reti portano la firma di Edin Dzeko e Francesco Acerbi, con l’attaccante biancoceleste che finisce la partita abbastanza sottotono.

Nonostante questo, però, la prima posizione nella classifica capocannoniere è ancora roba sua: 26 le reti messe a segno, più di Cristiano Ronaldo e Lukaku, praticamente più di Milik, Zapata e Dybala messi insieme. E allora ecco che Immobile può pensare in grande, soprattutto per quanto riguarda i record. Quello di Gonzalo Higuain, infatti, ha iniziato a tremare: quando l’argentino mise a segno 36 gol, infatti, alla fine del girone d’andata aveva messo a segno 18 reti in 19 partite. Immobile ha fatto meglio e ha addirittura una partita in meno. La sua quota di miglior marcatore della Serie A è uno scontatissimo 1.10: sembra tutto fatto. “Quello di Higuain è un record molto bello – ha detto il bomber poco tempo fa – Sarà difficile, ma con questi compagni, con questi tifosi, posso farcela. Ora penso già alla prossima”

Attenzione però alla voglia di Romelu Lukaku, l’ariete da sfondamento dell’Inter di Conte, che ha messo a segno 14 reti in 20 partite, con appena 3 rigori. Anche lui va a caccia di record e uno lo ha già divorato: quello del miglior straniero debuttante in Serie A in maglia nerazzurra. Un primato che era roba dello svedese Istvan Nyers, nel lontano campionato 48-49. Un coefficiente sotto porta clamoroso quello di Big Rom: tra tiri in porta (34) e tiri totali (49), il 69.4% si è tramutato in gol, così come i tiri in porta necessari per segnare una rete (2.42). Guardando la posizione il belga ama l’area di rigore (13 gol su 14), mentre la distribuzione tra sinistro e destro è molto equilibrata, con 8 gol con il piede naturale e 4 di destro.

L’altra new entry nelle zone alte della classifica marcatori viene dalla Sardegna, con quel Joao Pedro che sta facendo faville a Cagliari. Eppure, quando arrivò in Italia, giocava da mezzala, massimo da trequartista. Adesso il brasiliano è un rapace d’area di rigore e ha già stracciato il proprio record di gol in A, che era 7, diventando il secondo calciatore della storia del Cagliari ad andare in doppia cifra, dopo la bandiera Gigi Riva.

Intanto salgono anche Ilicic e Muriel, diamanti della fabbrica del gol Atalanta, Lautaro Martinez e Berardi, Caputo e Petagna. In attesa che Ciro Immobile ricomincia a segnare. Perché anche una sola giornata passata senza gol, per uno come lui, è una giornata persa.

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