Salgono a dieci le lettere esplosive recapitate attraverso i postini tra le province di Roma, Rieti e Viterbo. Sei plichi sono stati consegnati tra ieri e oggi e in un caso, a Fabbrica di Roma, la busta è stata aperta causando l’esplosione e il ferimento di una donna. L’episodio è avvenuto ieri quando l’ormai classica busta formato A4 gialla con imbottiture, è arrivata a casa di un uomo di Fabbrica di Roma. A trovarla nella cassetta della posta è stata la madre dell’uomo che ha aperto l’involucro innescando l’esplosione. Una fiammata di polvere pirica che le ha provocato diverse ustioni. Questa mattina un altro plico è stato consegnato a Ronciglione, sempre nel viterbese, ma in questo caso il destinatario, insospettito ha chiamato i carabinieri che hanno verificato la pericolosità del contenuto con l’intervento degli artificieri, e hanno sequestrato l’ordigno. Sui due casi indaga la procura di Viterbo diretta da Paolo Auriemma. Un’altra lettera esplosiva è stata intercettata questa mattina nel centro di smistamento postale di Rieti, mentre a Fiumicino, nel centro di smistamento postale dove già una dipendente era rimasta ferita, un altro plico è stato individuato e segnalato alla polizia poco dopo le 9.30 circa. Sul posto gli artificieri e la Digos che hanno messo in sicurezza l’ordigno sequestrandolo. Stessa procedura adottata nell’ufficio postale di via Empolitana a Castel Madama. La segnalazione arrivata poco dopo le 8, ha permesso agli artificieri della polizia di recuperare in sicurezza la lettera bomba sequestrandola. In questo caso indaga la procura di Tivoli diretta da Francesco Menditto, che già era stata interessata per l’altro ordigno rinvenuto ieri, consegnato ad un uomo di Palombara Sabina. Sul filone investigativo principale, quello che ipotizza l’azione terroristica da parte di un gruppo di anarchici, sta indagando Il Ros dei Carabinieri e la Digos della polizia coordinati dalla Procura di Roma. Gli ultimi episodi, che hanno fatto aprire fascicoli nelle procure di Rieti, Viterbo e Tivoli, saranno quasi certamente accorpati al filone principale della procura capitolina che già indaga sulle consegne dei primi 4 plichi che, come si ricorderà, avevano causato il ferimento di tre donne. La scelta dei destinatari dei plichi, secondo la procura, verrebbe fatta dal mittente, tra le persone che hanno un collegamento, anche blando, con forze armate.