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Frosinone: sindaco Ottaviani, siglato protocollo con Fs, il sogno dell’Alta velocità è realtà

Entro il prossimo giugno o luglio, i primi treni superveloci partiranno direttamente dalla stazione di Frosinone, che sarà collegata, in tal modo, con la capitale, in appena 39 minuti di percorrenza. Lo si legge in una nota dell’amministrazione comunale di Frosinone in cui si annuncia la firma, in Regione Lazio, del protocollo con Fs. “Come dichiarato questa mattina, dall’Ad delle FS, Gianfranco Battisti, successivamente, sarà realizzato un nodo di scambio intermodale ad 800 metri dal casello autostradale di Ferentino e a 1 chilometro dal confine dell’area industriale di Frosinone, permettendo l’interconnessione con la linea dell’Alta velocità” creando, così, nuove opportunità di sviluppo, nello scambio gomma-rotaia, anche nel trasporto merci.

“Quando, otto anni fa, abbiamo inserito, nel nostro programma amministrativo, la fermata della Tav, con i treni veloci, anche a Frosinone -ha dichiarato nella nota il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani- alcuni sostenevano che fossimo dei visionari e che il capoluogo non avrebbe mai potuto utilizzare questa struttura ipermoderna, che avrebbe dato la possibilità al territorio di agganciare le grandi direttrici dello sviluppo economico del Paese. Oggi, quel grande sogno è divenuto realtà”. Il traguardo raggiunto oggi rappresenta “il secondo step –si legge nella nota del comune- dopo l’accordo siglato, il 28 giugno 2019 alla Villa comunale, tra il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, e l’Ad e Direttore generale di Ferrovie dello Stato Italiane, Gianfranco Battisti, relativo al progetto integrato della stazione ferroviaria del capoluogo, in un’iniziativa di riqualificazione dell’intero ambito urbano”. Gli obiettivi programmatici dell’intervento, oggetto di un Protocollo di Intesa fra le parti, porteranno al potenziamento della connessione della stazione con il sistema della mobilità urbana per una nuova offerta intermodale, il riassetto delle aree esterne per una nuova qualità e vivibilità dello spazio pubblico, una completa riqualificazione estetico-funzionale della stazione ferroviaria con nuovi spazi per servizi destinati alle persone che viaggiano e ai cittadini. Come lo stesso Battisti aveva dichiarato lo scorso giugno, 15 milioni di euro saranno investiti sulla stazione di Frosinone. “Nella logica del recupero urbano- aveva detto Battisti- anche il progetto della stazione di Frosinone porrà le basi di nuovo sviluppo e questo significa che c’è visione da parte di chi oggi governa la città per costruire quella del futuro, rappresentando anche il baricentro tra Roma e Napoli”.

Nell’incontro di oggi, lo stesso Presidente di FS Battisti, ha aggiunto, con entusiasmo: “Con appena 39 minuti da Roma, di percorrenza, pensate Frosinone quanti vantaggi potrà ricevere in termini di economia e di valorizzazione del mercato immobiliare”. Una prospettiva che entusiasma il primo cittadino del capoluogo ciociaro. “L’inserimento di Frosinone all’interno dell’Alta Velocità – ha dichiarato nella nota Ottaviani – fa emergere la necessità di convocare, adesso, velocemente, attorno a un tavolo, le parti imprenditoriali, quelle sindacali, dei lavoratori e tutti gli attori che, a vario titolo, potranno beneficiare dall’economia che sarà prodotta da questa nuova opportunità, paragonabile, per importanza storica, solo, probabilmente, alla realizzazione, alle porte della città, del tracciato dell’Autostrada del Sole negli anni 60. L’utilizzo dei treni superveloci, – ha continuato Ottaviani- dopo l’inaugurazione dell’A1, sessant’anni fa, costituirà la seconda grande infrastruttura dal dopoguerra, perché cambierà completamente non solo il concetto di mobilità, ma anche le direttrici principali dell’economia del nostro Paese, con particolare riferimento all’asse tra Roma e Napoli”.

Si realizzerà, così, “quello che già l’amministrazione comunale nel 2012 disegnò, ossia la possibilità, per il capoluogo ciociaro, di consolidare il suo ruolo baricentrico posto tra due grandi aree metropolitane, andando così a ricadere all’interno di un bacino di potenziale utenza composto da 12 milioni di persone”. Ciò, ovviamente, con ricadute importanti dal punto di vista economico e sociale: si pensi soltanto, ad esempio, al comparto dei nuovi insediamenti abitativi che potranno sorgere nel nostro territorio. Già attualmente, un numero sempre più importante di persone, pur svolgendo l’attività lavorativa all’interno delle area metropolitane, sceglie di vivere ben al di fuori, ad esempio, del grande raccordo anulare, stabilendosi magari nei Castelli romani o nella parte superiore del litorale pontino. Con i treni veloci, anche la nostra provincia andrà ad intercettare quell’utenza che, in poco più di mezz’ora, avrà la possibilità di vivere a Frosinone e lavorare a Roma”.

 

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