Ordigno bellico esploso a Pontecorvo, Vizzaccaro (Anvcg): “Gettiamo semi di pace tra i più giovani”

Ordigno bellico esploso a Pontecorvo, Vizzaccaro (Anvcg): “Gettiamo semi di pace tra i più giovani”

8 Aprile 2020 0 Di redazione

Ordigni bellici inesplosi, vietato abbassare la guardia. Questa la dichiarazione del presidente dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, sezione provinciale di Frosinone, Giovanni Vizzaccaro che è intervenuto in merito all’episodio che si è verificato a Pontecorvo poche ore fa. “Nella serata di martedì nel comune di Pontecorvo c’è stata l’esplosione di un ordigno bellico, causato, sembrerebbe, da un incendio di sterpaglie. Questo episodio – sottolinea il presidente Vizzaccaro – deve farci riflettere e imporci di fare i conti ancora una volta con una eredità crudele che, dopo 76 anni dal passaggio della guerra, nel vasto territorio del Cassinate continua a destare allarme.

Facciamo nostro il messaggio del presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, Cavaliere di Gran Croce Giuseppe Castronovo, che in ogni occasione afferma che la guerra deve essere cancellata dal mondo, l’uomo deve aspirare alla pace, alla giustizia, e alla solidarietà.

Tutta l’Anvcg persegue questo obiettivo e prosegue nella sua attività di sensibilizzazione verso i rischi degli ordigni bellici inesplosi, una attività che non può fermarsi, dal momento che ogni anno si registrano incidenti provocati dall’esplosione di residuati della seconda guerra mondiale. Come presidente provinciale dell’Anvcg insieme ai consiglieri e ai promotori di pace e solidarietà stiamo collaborando al progetto promosso dall’Associazione denominato “De-Activate” che ha la finalità di sensibilizzare le nuove generazioni al fenomeno del materiale bellico inesploso. Un impegno di civiltà che guarda non solo all’eredità crudele del passaggio della guerra in Italia ma si apre a tutte le regioni del mondo insanguinate dai conflitti. Insieme, nel dialogo tra generazioni, gettiamo semi di pace tra i più giovani affinché possano credere fino in fondo nella cultura della pace”.