Roma Capitale con determinazione dirigenziale n. 3027, in data 11 ottobre 2016, aveva ingiunto di
rimuovere gli interventi abusivi di ristrutturazione edilizia realizzati all’interno dell’immobile sito
in Roma, via dei Frassini n. 4, integranti una modifica della destinazione d’uso di un locale di mq
400 circa da “laboratorio” a “servizi” con funzione ad “attrezzatura religiosa” e in una “tettoia
centinata costituita da struttura metallica portante e copertura in plexiglass”.
Il T.A.R., con la sentenza impugnata, aveva respinto il ricorso.
L’Associazione Islamica Culturale in Italia, che ha sede a Roma in via dei Frassini 4 nella zona di
Centocelle, membro del C.A.I.L., difesa dall’avvocato Carlo Corbucci, aveva evidenziato che:
“l’attuale destinazione d’uso del locale permane da tempo; e che la stessa amministrazione, negli
anni, ha acconsentito (ed addirittura incoraggiato) l’attività che ivi si svolge.”
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) ha accolto l’appello e, per l’effetto, in
riforma della sentenza impugnata, accoglie il ricorso di primo grado nei sensi di cui in motivazione.