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Cassino, il mercato trasloca in centro, gli ambulanti protestano in piazza De Gasperi. Momenti di tensione

CASSINO – Doveva essere il primo giorno di mercato settimanale dell’abbigliamento nella nuova sistemazione che lo riportava nelle vie del centro città. In realtà si è trasformato in una sorta di ‘ammutinamento’ da parte degli ambulanti, contrari alla nuova location disposta dal Comune. La scelta del Comune è nata, in ottemperanza alle disposizioni contenute nel Decreto emanato dal Governo, per consentire la ‘ripartenza’ delle attività economiche in sicurezza e con l’obiettivo di evitare possibili nuovi e pericolosi contagi.

Sembrava che inizialmente tutto dovesse svolgersi regolarmente, senza particolari problemi, in realtà non è stato così.
Se inizialmente qualcuno degli ambulanti ha aperto i rispettivi furgoni disponendo i capi sulle bancarelle presto tutto si è fermato. La situazione si è radicalmente modificata sulla spinta dei rappresentanti dell’Ana (Associazione nazionale ambulanti) che hanno voluto manifestare la loro contrarietà alla decisione dell’Amministrazione portando la protesta fin sotto il palazzo comunale di piazza De Gasperi. Secondo il rappresentante dell’Ana, Marrigo Rosati, infatti, non doveva essere presa questa decisione. A suo giudizio, “Oggi l’esigenza di tutti, ambulanti, sindaci, forze politiche e istituzioni è quello di riattivare i mercati, di rimetterli in moto e di far ripartire il motore di questo Paese. I furgoni degli ambulanti oggi si dovevano accendere per andare a fare il mercato o le fiere, non per essere delocalizzati da un’altra parte. Il sindaco – ha proseguito Rosato – doveva ascoltare la voce dell’associazione, di quelli che non accettavano questa decisione, non ci ha dato neanche l’opportunità di discutere. Giovedì siamo stati semplicemente informati di una decisione”.
Una mattinata movimentata e di protesta, in cui non sono mancati momenti di tensione e di pressione all’indirizzo di qualcuno degli ambulanti favorevoli alla decisione comunale e durante l’incontro con il sindaco Salera.

Tornata la calma il mercato dell’abbigliamento si è potuto svolgere regolarmente, come quello delle calzature e dell’agro alimentare.
A margine della vicenda, in tarda mattinata, è arrivato il comunicato stampa del Comune, in cui si spiegano le ragioni dello spostamento del mercato, una decisione dettata unicamente “Dall’esigenza imposta dalla eccezionalità del momento e dalle disposizioni del Governo finalizzate a garantire la salute pubblica. Uno degli obiettivi fondamentali sta nell’evitare in assoluto gli assembramenti. Si precisa altresì che l’alternativa a tale decisione era solo e soltanto il divieto di svolgimento del mercato”.

Riportare, infatti, i 147 stalli nell’ex campo Miranda – prosegue il comunicato – un’area circoscritta e pertanto sottoposta a rigide disposizioni del DPCM, quali il contingentamento delle persone, il rispetto della distanza e l’obbligo del senso di camminamento in un’unica direzione, era, ed è, cosa impossibile.

“Da lunedì in Comune si lavorerà per l’approntamento dei correttivi atti a migliorare la situazione e ad eliminare, ove possibile, le criticità rilevate. Nel rammentare che si sta agendo in una situazione di emergenza, l’Amministrazione ricorda – conclude la nota stampa – soprattutto a chi dà l’impressione di ignorarlo, che per lo spostamento non temporaneo, ma definitivo di un mercato ci sono delle procedure obbligate da seguire e, inoltre, che la decisione attiene alla competenza del Consiglio Comunale”.
Il sindaco Salera ha, infine, voluto ringraziare tutte le forze dell’ordine presenti, con particolare riguardo gli uomini della Polizia Locale e il Comandante, Giuseppe Nunziata, per “l’alta professionalità dimostrata nella gestione della difficile situazione di questa mattina”.

Foto A. Ceccon

 

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