Villa Latina, indagati due dipendenti comunali per peculato
1 Luglio 2020Peculato ed induzione indebita alla consegna di denaro da parte di privati cittadini é il reato contestato a due dipendenti del comune di Villa Latina: il dirigente dell’ufficio tecnico di 58 anni e il segretario comunale di 52 anni.
I carabinieri della compagnia di Cassino, i colleghi della stazione di Atina e i finanzieri della tenenza di Cassino hanno notificato agli indagati l’avviso di conclusione indagini preliminari emesso dalla Procura della Repubblica di Cassino.
ll provvedimento nasce da una indagine iniziata nel mese di luglio 2018, durante la quale sarebbe stato accertato che gli indagati, nel contesto della procedura di concessione di loculi cimiteriali, si facevano consegnare somme di denaro da privati cittadini dichiarando, falsamente, che le stesse erano dovute a titolo di pagamento di imposte. Soldi che venivano chiesti a persone per lo più anziane e in forte stato emotivo per la perdita di un congiunto.
Le evidenze emerse hanno permesso di cristallizzare le ipotesi investigative iniziali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, consentendo di acclarare a carico del dirigente dell’ufficio tecnico ben 15 episodi di peculato per fatti occorsi in epoca successiva al 26 luglio 2010 e fino al 4 febbraio 2019 e per i quali é stato accertato un illecito introito di quasi 5000 euro complessivi. In unepisodioil geometra si era fatto consegnare a farsi consegnare da un ignaro cittadino la somma di 500 euro al fine di procedere alla rimozione di un tratto di guard-rail posto a protezione di una strada comunale che costeggiava un terreno di proprietà del medesimo, così da consentire a quest’ultimo l’apertura di un passaggio pedonale preesistente.
In un altro episodio lo stesso geometra aveva chiesto 1.500 euro al proprietario di una casa al fine di procedere alla rimozione di un palo di sostegno dei cavi elettrici, di proprietà del comune di Villa Latina, ubicato sul terreno di accesso all’immobile. “L’affare” non si concluse per il rifiuto del cittadino a pagare.
Dalle investigazioni svolte è emerso, infine, un episodio di peculato a carico del segretario comunale, il quale ricevuto da un privato cittadino l’importo di 450 euro a titolo di pagamento spese per la registrazione del contratto di concessione loculi cimiteriali, si sarebbe appropriato dell’importo di 280 euro circa, destinando al pagamento dell’imposta di registro solo una parte della somma inizialmente ricevuta.