Aprilia – Sulla base delle informazioni raccolte dai sindacati dei vigili del fuoco “e da quanto segnalato dal personale intervenuto presso lo stabilimento” Loas di Aprilia interessato da un devastante incendio con combustione di tonnellate di plastica e carta, i sindacati denunciano varie problematiche che “hanno evidenziato quanto questo Comando sia impreparato verso tali emergenze, al fine di evitare che quanto subito dai lavoratori possa
ripetersi. Sottolineando altresì che il personale, benché consapevole delle criticità, non si è sottratto al dovere e
valore del soccorso, sentendolo come una vocazione a prescindere. Non è stata effettuata un’adeguata programmazione di cambi del personale, comportando una differente applicazione tra i vari turni, ove alcuni colleghi hanno accusato malori, sprezzanti del pericolo noto ed incombente. Non è stata allestita la zona di decontaminazione dei DPI e di conseguenza non sono state attuate le corrette procedure, tantomeno è stato inviato o richiesto un ‘carro decontaminazione’. Non sono stati inviati, tantomeno richiesti alla Direzione Regionale, esperti provinciali NBCR a svolgere apposita
mansione sul posto. Non si è proceduto alla somministrazione di sali minerali al personale operante in un quadro assolutamente gravoso (DPI indossati, lavoro stressante e temperature elevate). Non è stato allestito il PCA (Posto di Comando Avanzato), dove si sarebbe dovuta confluire tutta la gestione dell’intervento attraverso la presenza di un Funzionario, di un Capo Reparto e di un operatore S.O..
Non è presente al Comando un adeguato “carro aria” da far arrivare sul posto in zone emergenziali.
È stata riscontrata una disordinata gestione e di conseguenza una non corretta, tantomeno tempestiva, fornitura di maschere con appositi filtri sul posto. Si sottolineano inoltre le problematiche emerse durante l’emergenza àrelative al settore autoprotettori, già segnalate in precedenza mediante note sindacali senza riscontri.
Non è stato previso alcun richiamo del personale a straordinario appositamente per l’emergenza in atto.
L’arrivo dei mezzi movimento terra, oltre che tardivo è stato insufficiente.
Si chiede pertanto di intervenire tempestivamente mediante la creazione di un vero e proprio piano emergenziale sulla base di quanto sopra evidenziato. Si richiede infine, alla luce dei preoccupanti valori risaltati dall’ente ARPA Lazio, di programmare quanto prima
dei controlli sanitari a tutto il personale intervenuto”.