Sant’Apollinare – Accende un fuoco per disfarsi dei residui di alcune potature e innesca un incendio che si estende per circa tre ettari.
E’ accaduto a Sant’Apollinare il 14 febbraio quando i carabinieri forestali di Cassino, chiamati ad intervenire nel Comune di Sant’Apollinare per un incendio che si era sviluppato su terreni coperti da sterpaglia e vegetazione incolta, hanno individuato il presunto responsabile: un uomo che, intento nell’operazione ripulire un terreno agricolo bruciando alcuni rami tagliati, gli sono sfuggite dal controllo le fiamme propagandosi su di una superficie di circa 3mila metri quadrati.
L’incendio è stato spento prontamente dai vigili del fuoco e dalle squadre della protezione civile intervenute sul posto. Per l’uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di incendio colposo e multato per aver acceso un fuoco in periodo di divieto assoluto ed a meno di 100 metri da un bosco che, fortunatamente, non è stato raggiunto dal rogo.
Con l’occasione i carabinieri forestali ricordano, ancora una volta, che nel periodo di massimo rischio incendi, ossia dal 15 giugno al 30 settembre, è fatto divieto assoluto di bruciare qualsiasi tipo di materiale vegetale. I trasgressori, oltre al rischio di causare incendi, sono soggetti alle sanzioni penali ed amministrative previste dalla legge.