Paliano – Appena una settimana fa la spensieratezza di organizzare la serata con gli amici, oggi il nulla. Stamattina in un clima composto e dignitoso, si sono svolti i funerali di Willy Montero Duarte di Paliano, il 21enne di origini capoverdiane la cui vita è stata ignobilmente spezzata nella notte tra sabato e domenica nella piazzetta di via Oberdan a Colleferro.
Un omicidio senza senso per il quale la procura della repubblica di Velletri ha indagato 5 giovani di Artena che, per una ricostruzione fatta da testimoni e confessata da uno di loro, hanno picchiato a morte il giovane colpevole di essersi trovato sulla strada della loro furia e, forse, dalla voglia di mostrare agli altri il loro potenziale violento. Per questo i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, sono accusati di omicidio volontario in concorso, i primi tre in carcere a Rebibbia, Belleggia ai domiciliari. Proprio Belleggia ha ammesso che a colpire Willy sono stati i fratelli Bianchi chiamati sul posto da amici che si erano trovati in difficoltà durante una lite tra giovani innescata da Pincarelli, per una parola di troppo detta ad una ragazza. Una lite che non aveva riguardato Willy se non per la volontà del giovane di evitare la scazzottata tra un suo vecchio amico e il gruppo di Pincarelli. Dinamiche serali tra giovani che si ripetono a decina in ogni piazza d’Italia.
A Colleferro, però, quella sera erano in giro i fratelli Bianchi che, in due sommavano una decina di denunce per rissa e lesioni: attaccabrighe di professione che, evidentemente, non vedevano l’ora di levar le mani per mostrare le loro arti nel colpire.
Ed è, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, ciò che è successo sabato scorso in via Oberdan dove i due, non appena scesi dall’auto con cui sono arrivati, hanno cominciato a picchiare i primi che capitassero loro a portata di calcio o di pugno: Willy per l’appunto. Una tecnica nei colpi per la quale non potevano non prevedere conseguenze devastanti sul corpo di un ragazzo dal fisico esile come il 21enne di Paliano.
E’ forse questo il convincimento che ha spinto ieri la procura di Velletri a cambiare il capo d’accusa da omicidio preterintenzionale a omicidio volontario. Intanto questa mattina diverse migliaia a Paliano hanno partecipato al rito funebre. Solamente 1.300 hanno avuto accesso al campo sportivo dove questo si è svolto. Tra loro anche il premier Conte e i vertici politici della regione Lazio.
Ermanno Amedei