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Emergenza maltempo, la Provincia chiede alla Regione Lazio di dichiarare lo stato di calamità naturale

Porta la firma del presidente della Provincia, Antonio Pompeo, il decreto con il quale l’Amministrazione provinciale di Frosinone chiede alla Regione Lazio il riconoscimento dello stato di calamità naturale da estendersi all’intero territorio provinciale, a seguito dei violenti nubifragi e dell’eccezionale ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Ciociaria due settimane fa.

Allagamenti, smottamenti, frane, crolli di muri e ponti, colate di fango e valanghe di detriti su numerose strade dell’intero territorio: conseguenze pesantissime quelle lasciate dal maltempo che nelle giornate del 12, 13 e 14 ottobre scorso ha flagellato diverse zone della Ciociaria e provocato enormi disagi alla popolazione.

Nonostante gli interventi tempestivi, anche da parte di operai e tecnici della Provincia che si sono adoperati con ogni mezzo per ripristinare condizioni di sicurezza in molti punti del territorio, in diversi comuni la situazione si è rivelata particolarmente critica.

Antonio Pompeo

Il presidente Antonio Pompeo

Purtroppo non è la prima volta che il nostro territorio è costretto a subire gravi conseguenze legate a fenomeni atmosferici violenti e pericolosi per l’incolumità dei cittadini – sottolinea il presidente Pompeo – e quanto accaduto due settimane fa ne è ulteriore e drammatica testimonianza. Per questo abbiamo avanzato richiesta alla Regione Lazio affinché sull’intero territorio venga riconosciuto lo stato di calamità naturale. Ma c’è di più: attraverso l’Upi abbiamo chiesto di inserire, nella ripartizione dei fondi legati al Recovery Fund, tre milioni di euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria di viadotti e ponti, infrastrutture che necessitano di controlli e monitoraggio, tanto più quanto sono esposti ai rischi dei fenomeni meteorologici.

Nei giorni scorsi in qualità di presidente di Upi Lazio, ho partecipato a una videoconferenza con il sottosegretario all’ambiente, Roberto Morassut, proprio per affrontare le problematiche relative al dissesto idrogeologico, sottolineando l’insufficienza delle risorse sinora stanziate ma anche la necessità, per le Province, di essere incluse nei bandi di assegnazione dei contributi, oltre all’urgenza di sbloccare soldi che, pur essendo a disposizione, non possono essere spesi a causa di lacci e lacciuoli di natura burocratica. Anche qui – ha concluso Pompeo – ho ribadito l’esigenza di velocizzare e semplificare l’iter e di coinvolgere le Province che, come enti di area vasta, possono fungere da coordinamento e supporto nella progettazione e realizzazione degli interventi nei singoli Comuni”.

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